Fino a ieri la sinistra ha tentato di archiviarla come «una delle solite illazioni della macchina del fango». Ma ora è arrivato l'esposto in Procura.
E la gaffe della casa di Giuseppe Sala, quella in Engadina sparita dalla dichiarazione giurata, prende tutto un altro sapore. Ora, volente o nolente, la Procura della Repubblica dovrà aprire un'inchiesta: ieri mattina da Riccardo De Corato, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, ha presentato il suo espostoin Procura. Al centro del dossier l'appartamento che il candidato sindaco del Pd possiede in montagna da ben dieci anni: e che però si è dimenticato di indicare tra le sue proprietà nella certificazione giurata che era obbligato a compilare come pubblico amministratore.
Una semplice dimenticanza? Eppure per gestire le spese della casa a Pontresina, alle porte di Sankt Moritz, Sala ha aperto un conto in Svizzera. La vicenda fu già denunciata dal Giornale e dal Fatto Quotidiano all'inizio di aprile.
Ma, a parte le reazioni politiche, altro non aveva suscitato da parte della Procura. Ci ha pensato De Corato a riattizzare il fuoco sulla «sbadatezza» di Sala. «Avevo detto che sarei andato fino in fondo sulla casa di Sala in Svizzera», spiega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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