Troppi impegni, donne a rischio incidenti

Sempre di fretta tra casa e lavoro. Le lombarde sono in testa alla classifica

Spesso divisa tra figli, marito e casa, la giornata tipo di una donna può diventare una vera e propria corsa contro il tempo per far combaciare al meglio gli orari con i tanti e diversi impegni. In quest'ottica, anche il tragitto casa-lavoro, spesso di corsa e in affanno, può rivelarsi molto pericoloso o, nel peggiore dei casi, fatale.

È quanto emerge da studi statistici elaborati dal Centro studi Anmil, che hanno dimostrato come la donna lavoratrice abbia la probabilità di subire un infortunio superiore del 50% rispetto al collega maschio, e che oltre il 50% delle morti femminili sul lavoro avviene per incidenti nel tratto di strada casa-lavoro. In testa alla classifica in questo senso c'è il Nord Italia, in particolare la Lombardia. Le donne - sottolinea Anmil - sono purtroppo più esposte al rischio di incidenti sul lavoro in strada. Con percentuali addirittura doppie rispetto agli uomini. I dati dicono che nel 2016 ci sono stati 998 infortuni sul lavoro mortali tra gli uomini di cui 233 in itinere, pari al 23,3%, mentre tra le donne le morti sono state 106, di cui 55 in itinere, pari al 52%. Stesso discorso per gli infortuni senza esito mortale: 411.033 nel 2016 per gli uomini, di cui 47.374 in itinere, pari all'11,5%.

Questi invece i numeri per le donne: 230.312 infortuni non mortali nel 2016 di cui 50.527 in itinere pari al 22%. Percentuali non casuali per Anmil, che sottolinea come le donne debbano gestire, oltre al lavoro, anche gli impegni di cura familiare. Alla cura familiare ogni donna dedica una media di 5 ore e 13 minuti al giorno, cioè il triplo degli uomini (solo 1 ora e 50 minuti). Sommando il tempo dedicato al lavoro a quello delle attività familiari, le donne sono impegnate per una media di 7 ore e 36 minuti contro le 6 ore e 20 minuti degli uomini. E questo - secondo l'Associazione - incide sui dati degli infortuni.

La regione in cui si registra il maggior numero di infortuni in itinere al femminile è la Lombardia: 10.629 nel 2016. Seguono Emilia-Romagna con 5.729 casi e il Veneto con 5.481. I casi mortali vedono, invece, Veneto e Toscana a pari merito con 9 casi, seguiti dall'Emilia-Romagna con 6 episodi. «Mentre per gli uomini l'infortunio in itinere pesa per il 15-20% dei casi - spiega Franco D'Amico, curatore del Rapporto Anmil - per le donne si arriva al 60% e oltre. Generalmente, questi incidenti mortali si verificano tra le 8 e le 9 della mattina».

Ovvero - sottolinea l'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro - quando le donne, dopo aver accompagnato a scuola i figli e, magari, rigovernato la casa, possono, finalmente precipitarsi al lavoro.

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