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Nella Piazza del lusso, a Malpensa, anche i bagni sono di lusso. E sono una novità assoluta: non risulta infatti che altri servizi igienici pubblici siano sponsorizzati da un'azienda privata. Non un'azienda qualsiasi: un importante marchio delle ceramiche made in Italy, Florim, che ha provveduto alla costruzione del blocco di 250 metri quadrati in cambio dell'utilizzo di un grande schermo multimediale a parete sul quale vengono proiettate pubblicità, video aziendali e altri contenuti, anche in collaborazione con la Sea, la società di gestione dell'aeroporto.

Il bagno sponsorizzato si presenta come un prolungamento della Piazza del lusso, dove sono ospitate le vetrine dei più bei nomi della moda; Florim, nel suo settore di piastrelle e rivestimenti, rappresenta il segmento di alto livello, e non c'è stonatura, dunque, se le vetrine di Hermes sono vicine ai gabinetti. Per assicurarsi il massimo ritorno d'immagine, l'azienda di Fiorano Modenese provvede direttamente anche alle pulizie, in modo tale che i servizi siano sempre perfetti.

«Ho proposto l'idea – racconta il presidente di Florim, Claudio Lucchese – perché mi è parsa di vantaggio per tutti. La Sea ha delegato a noi costruzione e gestione, con un risparmio sensibile. Noi abbiamo utilizzato i nostri materiali, che così presentiamo nella loro funzione, e possiamo usare il maxischermo per far arrivare ai viaggiatori i nostri messaggi e riproporre il nostro brand. Chi va in bagno trova un ambiente accogliente e impeccabile, cosa rara. La clientela di Malpensa poi è in gran parte straniera, e la Florim esporta l'80% della sua produzione».

L'investimento del privato è stato di circa 500mila euro, compreso tutto, anche impianti idraulici, specchi e rubinetti, in cambio dell'uso dello schermo per sette anni (che, detto per inciso, viene comandato a distanza da Fiorano). Appena aperti i bagni sono stati effettuati dei test che hanno raccolto un gradimento unanime, a vantaggio dello sponsor ma ancor di più del gestore aeroportuale, che può dare ai viaggiatori un servizio di lusso anche attraverso sciacquoni e lavandini (cosa rara). Lucchese si dice «molto soddisfatto dell'operazione». I bagni sono in un certo senso un catalogo dell'azienda, perché sono state posate lastre di ceramica delle diverse collezioni: ogni singolo bagno ha colori diversi; i locali per gli uomini sono stati rivestiti di piastrelle simili al legno, quelli per le donne in onice levigato.

La Florim, 1.300 dipendenti, fondata nel 1960, è una di quelle aziende che portano nel mondo il meglio dello stile italiano.

Fattura 330 milioni, che quest'anno saliranno a 350, e in ciascuno degli ultimi due anni l'utile netto è stato di 35 milioni, «dopo aver pagato 20 milioni di tasse» sottolinea il presidente. La proprietà fa capo per l'80% alla famiglia Lucchese. Poche settimane fa è stato inaugurato uno show-room in Foro Buonaparte, a Milano, e altri due sono in via di apertura a Mosca e a Manhattan.