Uccide il rivale in amore in una sala giochi a Bresso

Albanese entra nel locale e accoltella un italiano I carabinieri arrestano il colpevole nella notte

Una storia d'amore e di coltello. Gelosia regolata a colpi di arma bianca. Come un tempo, nel Sud più profondo. Ebbene, ieri sera il sud dei delitti d'onore si è trasferito in quel di Bresso. È notte inoltrata, fuori da una sala giochi di via Vittorio Veneto, dove si consuma il dramma. Alle 23.30 uno sconosciuto entra, accoltella a morte un cliente ed esce. Come se niente fosse. Davanti agli sbigottiti testimoni, l'uomo stramazza a terra e a poco valgono i tempestivi soccorsi. La vittima è trasportata d'urgenza al San Raffaele, dove smette di vivere un'ora dopo il ricovero.

Gennaro Mercadante, un italiano di 46 anni, aveva iniziato da dodici mesi una relazione con una romena di 15 anni minore di lui che a suo tempo era stata affettivamente legata a Bujar Mersini, 56 anni, albanese pregiudicato. In questo stesso periodo del 2015 la donna aveva chiuso la sua liaison con Mersini e si era innamorata dell'italiano.

La rottura non è mai stata digerita dall'albanese che in cuor suo deve averla giurata all'uomo che gli ha portato via la fidanzata. E ieri il triste progetto è andato in porto. Forse casualmente. Per malaugurata coincidenza. O per un bizzarro caso del destino che ha messo i due rivali l'uno sulla strada dell'altro. E quando Mersini ha individuato in un parcheggio il furgone di Mercadante ha subito capito che era giunto il momento della tanto attesa vendetta.

Ha posteggiato anch'egli, ha preso con sè un coltello ed è entrato nella sala dove erano allestite le slot machine a cui molti avventori si stavano dedicando con l'illusione della sospirata cascata di mentine. Mersini è entrato e, senza rivolgere parola, ha sferrato una coltellata dritta al cuore di Gennaro Mercadante, allontanandosi indisturbato davanti agli occhi allucinati dei molti testimoni.

La fuga è durata pochissimo perché i clienti della sala giochi lo hanno riconosciuto. In particolar modo lo ha identificato senza ombra di dubbi proprio la romena cui era stato legato in passato. Ai carabinieri non è servito molto tempo per acciuffarlo. Le descrizioni della gente che affollava il locale è stata precisa e dettagliata e nel giro di brevi perlustrazioni Mersini è stato individuato nei dintorni del luogo del dramma. Recuperata anche l'arma, ancora insanguinata, abbandonata ai piedi di un albero, nascosto da una siepe.

Il delitto di Bresso è già entrato nel dibattito politico. Nella fattispecie, l'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi ha invitato Renzi «a pensare in fretta a soluzioni concrete per regolamentare e controllare queste sale gioco che troppo assomigliano a set di film da Far West».

La Beccalossi ha spiegato che questo omicidio ha radici personali e, come tale, sarebbe potuto accadere ovunque ma «è innegabile che queste sale gioco spuntate come funghi siano prese di mira da criminali e siano frequentate da persone disagiate e problematiche».

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