«Me lUlgliola so gnan che lè», io Michele Ugliola non so chi sia. Così Daniele Belotti - leghista doc, ultrà dellAtalanta nonchè assessore regionale al Territorio - ribatte a muso duro alle dichiarazioni di Michele Ugliola, il «pentito» del caso Boni, riportate ieri dal Giornale e relative al progetto per linertizzazione lamianto a Lonate Pozzolo.
Secondo Ugliola, una cordata di imprenditori aveva stanziato duecento milioni da spendere in mazzette per ottenere il via libera allimpianto di inertizzazione dellamianto, bloccato in Regione a causa dellopposizione degli abitanti della zona. Interrogato laltro ieri in Procura, limprenditore Giovanni Rossetti - azionista della Krisalyde - aveva negato tutto ma aveva anche puntato il dito contro la Regione: «il progetto è fermo per colpa della lobby delle discariche».
Assessore Belotti, è vero o non è vero che state bloccando il progetto di Lonate Pozzolo?
«Per adesso il progetto è fermo presso un altro assessorato, quello allAmbiente, per la Valutazione di impatto ambientale. Poi, se verrà accertata la sua compatibilità, si passerà allautorizzazione integrata che compete al mio. Non è un iter breve anche perché di richieste ce ne sono tante. E quando cè, come in questo caso, lopposizione compatta delle popolazioni locali, è inevitabile che i tempi si allunghino».
Sta dicendo che hanno ragione gli imprenditori della Krysalide che temono che il progetto sia bloccato?
«Sia chiaro che la decisione finale spetta a noi. E che a me non me ne frega niente nè di chi fa il progetto, nè di dove si fa. E non basta a fermare il progetto il fatto che gli abitanti dicano non lo vogliamo, perché se dessimo retta agli abitanti non troveremmo mai un posto adatto. Io so una cosa sola: che entro la fine del 2015 la Lombardia deve essere completamente libera dallamianto, e a chi sta togliendo lamianto dai tetti non possiamo dire che lunico modo per smaltirlo è mandarlo in Germania. So anche che se non rispondessi alle richieste delle imprese commetterei un altro reato che si chiama omissione di atti dufficio. Quindi la risposta è: se ci sono i requisiti tecnici, non è sufficiente lopposizione della zona a dire di no».
Ugliola in realtà dice che cera pronta una tangente da duecentomila euro per sbloccare il progetto. Lei ha avuto qualche percezione di questa valigia di quattrini pronta ad arrivare in Regione?
«Io Ugliola non lho mai conosciuto, non so che faccia abbia. Ma dico solo una cosa: leggiamo le intercettazioni telefoniche.
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