Molti di loro sembrano non rendersi conto. Non sanno nemmeno che hashish e cannabis sono sostanze stupefacenti, anche se ne fanno un uso massiccio. Mentre il 90 per cento pensa sia «regolare» bere alcolici e superalcolici. Fanno pensare parecchio i risultati del progetto «Il rischio invisibile» realizzato da Telefono Donna con l'obiettivo di prevenire l'ingresso dei giovani dai 15 ai 34 anni in potenziali circuiti di dipendenza da droghe o alcool. Da gennaio a giugno, a bordo del camper di «Indipendente 2013» una task force di operatori, psicologi ed educatori ha incontrato e intervistato da gennaio a oggi circa 8mila giovani nei luoghi milanesi del divertimento, come pub, discoteche, feste e piazze di incontro. È emerso così che il 43 per cento dei giovani milanesi ha fatto uso di sostanze: cannabis (49 per cento), ecstasy (14 per cento) e cocaina (11 per cento) sono le più utilizzate. E la frequenza, per il 24 per cento degli intervistati, è settimanale. Solo il 5 per cento ritiene di avere una problematica con l'alcool.
La fondatrice di Telefono Donna, Stefania Bartoccetti, spiega: «Nei colloqui le domande che ricorrono maggiormente sono del tipo: ma per sostanze si intende anche le canne?, oppure: la marijuana è inclusa nell'elenco delle droghe?. Inoltre emerge una scarsa consapevolezza circa il rischio di sviluppare dipendenza dalle cosiddette droghe leggere».
«Altro dato allarmante è poi quello relativo al consumo di alcool, intrinsecamente legato al divertimento e quasi mai, anche se assunto in dosi massiccie e senza controllo, percepito come una problematica o tantomeno come una dipendenza - continua la Bartoccetti -. Alle volte è emerso anche una sorta di tentativo di giustificazione per quanto riguarda un uso intensivo e significativo di alcolici.
Under 35 a rischio Il 43% usa droghe In disco e locali abuso di alcolici
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