Cronaca locale

Vaccinazioni partite davvero. "Fatte 6.290, il picco 20mila"

Bene il primo giorno della campagna anti-Covid. Il responsabile alza l'"asticella". Ecco i primi numeri

Vaccinazioni partite davvero. "Fatte 6.290, il picco 20mila"

Sono state 6.290 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate ieri in Lombardia. Un numero molto più alto di rispetto a quello delle vaccinazioni eseguite finora in una manciata di giorni poco più che «simbolici».

La macchina è partita quindi. Ed è partita con un risultato in linea con le attese, visto che in Regione avevano dichiarato di aspettarsi circa 6mila dosi quotidiane nei primi giorni e 10mila a regime, con «picchi» da 13-15 mila quando tutti gli «hub» regionali lavoreranno a pieno regime. Ieri inoltre il responsabile della campagna lombarda, Giacomo Lucchini, ha ritoccato al rialzo. «La Lombardia ha certamente una macchina complessa - ha detto a Sky Tg 24 - che per le 65 strutture significa poter somministrare 10mila dosi di vaccino al giorno e, in prospettiva, con anche le Rsa e gli altri punti, arrivare a picchi di 20mila somministrazioni al giorno».

Comunque, sul territorio regionale c'è chi a pieno regime viaggia già: per esempio l'ospedale Niguarda di Milano, dove il ritmo è già di 500 vaccinati al giorno. Sempre a Milano domenica è partito anche l'Auxologico, dove i primi a ricevere l'iniezione sono stati alcuni ospiti della Rsa «Monsignor Bicchierai» e altri operatori sanitari delle varie sedi lombarde di questo network privato. Ieri pomeriggio è partito anche il Gruppo San Donato in due dei tre centri compresi nella lista degli «hub» lombardi: il San Raffaele (dove l'adesione del personale ha raggiunto quasi il 94%) e il Policlinico San Donato, dove verranno immunizzate oggi rispettivamente circa 80 e 70 persone. L'Istituto clinico Città di Brescia inizierà il 7 gennaio. E sempre a Brescia si trova un altro dei 66 hub che ha la partenza fissata il 7, la Fondazione Poliambulanza. Intanto gli Spedali Civili di Brescia, dopo le prime iniezioni di domenica - un centinaio per «rodare la macchina» - ieri mattina hanno dato il via ufficiale alle vaccinazioni prevedendone circa 300 al giorno. E una sessantina sono i vaccinati ieri all'Istituto nazionale tumori. Operativo anche il Pio Alberto Trivulzio dove, secondo quanto ha spiegato il virologo e consulente scientifico della struttura, Fabrizio Pregliasco, «si conta di arrivare a fare 200-300 vaccinazioni giornaliere e il sistema appare già ben oliato».

Da tenere presente che questa prima fase e questi numeri riguardano soltanto gli operatori sanitari. E su questo verte la risposta che il presidente della commissione Sanità Emanuele Monti ha riservato al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ieri aveva criticato: «Per vaccinare entro settembre il 70% dei lombardi, vale a dire 7 milioni di persone, servono 30mila vaccinazioni al giorno (escludendo le domeniche), al netto dei richiami. Con 10mila al giorno, quante ne ha previste Regione Lombardia, finiamo tra 2 anni». «Il sindaco di Bergamo - ha risposto Monti - abituato alle fiction e alle serie tv, confonde artatamente la realtà, quella vera, con una rappresentazione, tutta sua, che più gli fa comodo. Una cosa è la vaccinazione del personale sanitario per il quale Regione ha previsto da 10mila fino a 20mila dosi giornaliere, un'altra quella massiva di tutta la popolazione». In ogni caso - ha aggiunto Monti - «la Lombardia ha un piano chiaro e ben definito e svolgerà a pieno e per tempo il proprio compito.

Sempre che il Governo targato Pd e il commissario Arcuri ci mettano in condizioni di farlo garantendo vaccini, siringhe e soprattutto il personale sanitario promesso».

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