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Ventuno bus a motore acceso Il Castello, l'isola che non c'è

L'area pedonale è un posteggio di pullman turistici che occupano (e inquinano) pure Lanza e Manzoni

Chiara Campo

Ore 14 e 30 del pomeriggio, ventuno pullman posteggiati dall'imbocco di viale Gadio alla prima torre del Filarete. Quasi tutti a motore acceso. Il caldo inizia a farsi sentire e i turisti, se l'aria condizionata a bordo del bus funziona durante tutto il tempo della visita e dei selfie intorno alla fontana, ritrovano subito un discreto comfort. Un anno fa si consumavano gli ultimi giorni di campagna elettorale e il centrodestra continuava la battaglia contro la pedonalizzazione di piazza Castello introdotta da Giuliano Pisapia e confermata dal sindaco Beppe Sala, anche se ha parzialmente riaperto il traffico a scooter e residenti. A vedere ora piazza Castello trasformata in un mega parking di bus turistici, l'ex candidato presidente del centrodestra nel Municipio 1 Filippo Jarach si mette la mani nei capelli. «La sinistra ha passato tutta la campagna a parlare di mobilità sostenibile e lotta al traffico - contesta -, una volta a Palazzo Marino hanno inasprito Area C, facendo pagare il ticket persino alle auto a gpl e metano, a detta loro per ridurre l'inquinamento e il caos, e poi ci troviamo Milano invasa dai pullman turistici».

Piazza Castello è il caso che fa più discutere, ovviamente, per il braccio di ferro che ha preceduto e seguito la pedonalizzazione. Ma spostandosi alla stessa ora di un giorno a caso in via Lanza, tra Foro Bonaparte e via Gadio, le auto devono viaggiare al centro della carreggiata per evitare gli undici bus granturismo, sei negli stalli regolari e cinque in doppia fila. E conviene rallentare all'inizio di via Manzoni, passata piazza Scala, perchè turisti scaricati a tutte le ore di fronte alle Gallerie d'Italia hanno il vizio di intasare anche la strada. I pullman, manco a dirlo, rimangono sempre in sosta con il motore acceso, d'inverno per mantenere in circolo il riscaldamento, d'estate l'aria condizionata «a palla».

«Bisogna assolutamente mettere mano a questa situazione - insiste Jarach, consigliere del centrodestra in zona 1 -. Il centrosinistra continua a parlare di ztl e zone pedonali ma come al solito sono chiacchiere, poi non sanno gestire i problemi. Un altro caso? In via Verdi per realizzare la pista ciclabile hanno tolto gli stalli e nonostante ripetute richieste non li hanno mai reintrodotti». Per contenere l'ingresso dei bus turistici, sostiene, «andrebbero utilizzati i grandi parcheggi in corrispondenza delle linee metropolitane, penso allo spazio utilizzato durante il Campionato di calcio e che per tutta l'estate rimane vuoto, il posteggio è proprio di fronte alla fermata San Siro della M5. Le agenzie facciano pagare ai turisti la gita tenendo già conto del biglietto Atm.

E i pullman restino fuori dal centro». Non è un deterrente per ora il rincaro di Area C scattato a febbraio, il ticket da 15 a 40 euro (secondo la lunghezza) a carico degli autobus turistici. Dal 15 ottobre scatterà la stangata, da 40 a 100 euro.

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