Vietate le visite alle case di riposo? Ora i nonni videochiamano i familiari

In dieci Rsa tecnologia offerta da Fondazione Amplifon e Cisco: le postazioni con gli schermi per incontri (quasi) faccia a faccia

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Familiari e ospiti di dieci Rsa milanesi possono tornare a guardarsi negli occhi, nonostante i divieti. Le visite dall'esterno rimangono vietate, l'ordinanza regionale che punta a evitare che il virus circoli all'interno delle case di riposo è sempre in vigore, ma la tecnologia accorcia le distanze. Da ieri nelle Rsa Gerosa Brichetto, Famagosta, Pindaro, Ferrari, Casa dei Coniugi, Fondazione Biffi, Piccola Casa del Rifugio, Istituto Sacra Famiglia, Istituto don Gnocchi, Casa Verdi è partito il progetto sperimentale «Eccomi», che coinvolge per ora circa 2.100 anziani ma potrebbe estendersi presto a livello nazionale. Fondazione Amplifon, Cisco e Durante in collaborazione con Comune e Uneba Lombardia hanno messo gratuitamente a disposizione di ogni struttura una postazione di telepresenza Cisco Webex Dx90, la stessa tecnologia - per intendersi - usata per le videoconferenze nelle grandi aziende. Anziani e familiari possono comunicare attraverso uno schermo da 24 pollici ad altissima risoluzione e qualità di suono, adatto quindi anche a chi ha problemi di vista e udito. I familiari possono collegarsi da qualsiasi dispositivo connesso a internet (smartphone, computer o tablet). Non è la stessa cosa, ma si avvicina molto a un incontro di persona. «É un progetto straordinario - ha commentato il sindaco Beppe Sala -. Sappiamo che da inizio pandemia a livello italiano l'89% dei decessi è avvenuto tra over 70. Queste persone vanno protette tenute in luoghi, centri a loro dedicati o in casa, ma non può mancare loro l'affetto, benefico come tante altre cure. Ecco perchè questa è una grande idea, riavvicina due mondi che la pandemia costringe a separare». E «la tecnologia, indirizzata verso soluzioni così sentite, fa goal. Grazie all'iniziativa e alla generosità di Cisco, Durante e Fondazione Amplifon - conclude Sala - gli incontri, benché ancora a distanza, potranno avvenire su schermi grandi e nitidi e con un audio potenziato. Sarà quasi come vedersi e parlarsi faccia a faccia».

Maria Cristina Ferradini, managing director di Fondazione Amplifon, sottolinea che «non è solo il Covid a minacciare le persone fragili, dobbiamo temere la paura e l'isolamento che durante il lockdown possono generare trai senior decadimento e depressione». Nell'ambito dei progetti di volontariato aziendale, Amplifon e Cisco vogliono proporre ai dipendenti di mettere a disposizione del tempo per videochiamate con gli anziani ricoverati.

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