"Vietato morire di notte". Si potrebbe dire così per l'ospedale San Carlo di Milano, dove tra le venti di sera e le otto della mattina non c'è nessuno che si occupi di andare a prendere le salme e portarle, una volta trascorse le dure ore dall'ora del decesso, nelle camere mortuarie.
Il caso dell'ospedale meneghino, riportato da La Verità, dove gli addetti attaccano al mattino alle ore otto. In un altro ospedale della città, come il San Paolo, i servizi mortuari funzionano invece regolarmente 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Come si legge sul quotidiano, durante le ore della notte le camere mortuarie sono chiuse a chiave e i servizi di trasferimento, sorveglianza e cura dei corpi – che sono stati appaltati a una società esterna - funzionano,
infatti, solamente di giorno.E così dopo le ore venti i medici e gli operatori sanitari devono arrangiarsi come riescono, sistemando i pazienti deceduti in stanze vuote in attesa che inizi, per l'appunto, il turno della mattina.
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