Il Comune finisce di nuovo nel mirino del Collegio dei Revisori dei Conti. Il motivo? La contrattazione decentrata integrativa del personale di Palazzo Marino, definita con una preintesa politica la notte del 3 dicembre, giudicata ora «illegittima». Il 19 febbraio, infatti, il Collegio dei Revisori ha inviato a sindaco, direzione centrale delle Risorse umane e all'assessore al Personale Chiara Bisconti il proprio parere, alla luce anche della relazione tecnica di Alessandro Boscati, docente di diritto del lavoro all'Università Statale, (13 febbraio). Nel mirino dell'organo di controllo «i contratti collettivi decentrati e le modalità applicative degli istituti di salario accessorio da essi previsti, nonché la valutazione delle clausole di legittimità contenute nelle ipotesi di accordo siglate a gennaio 2015».
«Dal parere redatto dal prof. Alessandro Boscati emergono criticità di varia natura ed intensità» scrivono i revisori in data 19 febbraio che chiedono una relazione al sindaco in cui «si evidenzino con la massima urgenza le azioni che si intendono attuare nell'immediato per riportare la disciplina contrattuale in essere nell'alveo di quanto previsto e consentito dalla normativa vigente, nonché per non proseguire ulteriormente nell'erogazione di quote di salario accessorio in difformità da quanto previsto dalla legge». Cosa rischiano i ghisa? Di perdere parte del fondo integrativo, a fronte dei «profili di responsabilità di danno erariale» da parte di Palazzo Marino.
Anche la Corte dei Conti a gennaio aveva sollevato perplessità sul bilancio consuntivo 2013. In particolare chiedeva chiarimenti sul capitolo di spesa per il personale e sui fondi per la contrattazione integrativa. Tradotto in soldoni: 19 milioni 600mila per il personale del comparto e 1 milione 115mila per dirigenti esclusi dal limite di legge.
Ha agitato tutto l'autunno la contrattazione tra il Comune e le sigle sindacali per il rinnovo del contratto di vigili e dipendenti comunali. La tensione, in particolare con la polizia locale, aveva toccato un livello tale che gli agenti, dopo aver incrociato le braccia il giorno del derby (23 novembre) mandando in tilt il traffico, avevano minacciato sciopero per la fiera degli Oh bej! Oh bej! e per la Prima della Scala. Giornate clou, inutile dirlo, per il traffico e l'ordine pubblico. A far montare su tutte le furie i rappresentanti dei vigili la decisione di Palazzo Marino (due le delibere sospese il 3 dicembre) di modificare il contratto decentrato del 2002 per adeguarlo alla legge Brunetta legando quindi parte del salario accessorio a schede di valutazione. «Secondo il parere del giuslavorista che avevamo consultato - spiega Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm - il contratto del 2002 andava modificato solo in una piccola parte per essere in linea con la Brunetta, ma non siamo stati ascoltati. Si è voluto essere più realisti del re e questo è il risultato».
«Avevamo chiesto, ben tre settimane fa, la convocazione di una apposita Commissione Personale con l'assessore Bisconti, che spiegasse questi aspetti e anche il defenestramento dell'ex direttore Lopedote, spostato ad altro incarico- attacca Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale (FdI) che ha sollevato il caso -. Della Commissione ovviamente non c'è stata traccia, ma la relazione del professor Boscati delinea un quadro di grosse irregolarità da parte del Comune».
Si dice «serena» l'assessore al personale Chiara Bisconti: «La relazione ci conferma la bontà di un percorso che stiamo portando avanti da tempo. Si analizza il contratto del 2002 confermando la necessitò di adeguamento alle legge, e la preintesa di gennaio, indicando le correzioni da fare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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