Virus minaccia la scuola. E partono i vaccini per professori e bidelli

Le regioni in fascia gialla o arancione potranno attivare la didattica a distanza

Virus minaccia la scuola. E partono i vaccini per professori e bidelli

La mannaia del lock down rischia di abbattersi sulle scuole di ogni ordine e grado della Lombardia, dopo gli incontri di ieri tra il governo e la conferenza delle regioni, in serata si è arrivati alla bozza del Dpcm. L'accordo cui si sarebbe arrivati prevede che i presidenti di regione, nei territori classificati come «gialli e arancioni» che presentano oltre 250 casi di Covid ogni 100mila abitanti, nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per almeno 7 giorni. Una novità assoluta per quel che riguarda i «colori giallo e arancione» delle regioni, che ora prevedono l'attivazione della didattica distanza anche per le primarie, cosa che finora non era stata presa in considerazione. Non solo, lo scorso autunno, le scuole primarie e la prima classe delle secondarie di primo grado, pur essendo in zona rossa, non hanno mai smesso di fare lezione in presenza, a differenza delle medie e dei licei.

Il nodo, come noto, le «varianti», che colpiscono in modo particolare i giovani e i bambini, come si è visto nei casi di Bollate e alla Barona. Nel mirino, non tanto la scuola in sè come luogo di diffusione del contagio, ma il movimento che ruota attorno dagli assembramento fuori dagli istituti agli spostamenti degli studenti sui mezzi.

Con la creazione anche di comuni o province «arancione rafforzato» di comuni magari in zona rossa o arancione scuro, quindi in lockdown, ma scuole aperte nei comuni limitrofi, magari frequentate da quegli stessi bambini residenti in zone rosse. L'ordinanza regionale «consiglia fortemente» la didattica a distanza in questi casi anche se si pone il tema della discriminazione: bambini costretti a rimanere a casa mentre i compagni frequentano le lezioni in presenza.

Lunedì partirà la campagna di vaccinazione per il personale scolastico delle scuole primarie e secondarie segnalate sulla base degli elenchi forniti dal Ministero dell'Istruzione, compresi i centri di Formazione Professionale e le scuole paritarie, le scuole della prima infanzia e nidi. Entro 48 ore sarà attivo il portale per le iscrizioni alla campagna vaccinale facendo riferimento al sito dedicato della regione e al numero verde (non sono coinvolte le farmacie e i medici di base). Gli interessati riceveranno l'SMS che indicherà luogo, data e ora in cui sarà somministrato il vaccino (AstraZeneca). La campagna dovrebbe completarsi in 5 settimane.

«La sicurezza del personale scolastico è una delle priorità della nostra Regione - ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Fabrizio Sala - e per questo abbiamo condiviso la necessità e siamo certi della più ampia adesione e collaborazione a questa campagna vaccinale di massa».

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha specificato che «questa operazione non va ad interferire sul Piano di vaccinazioni che stiamo proseguendo per gli ultraottantenni e per le categorie fragili».

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