Da Vuitton a Cruciani: 40mila i pezzi falsi

Come al solito i falsari hanno puntato ai grandi marchi «tradizionali» come Vuitton, Burberry, Pomellato, senza però trascurare le nuove «entrate» come i braccialetti Cruciani. Entrati prepotentemente nel mercato nel corso dell'anno e immediatamente messi in produzione dagli imitatori. Ma l'ultimo intervento della polizia locale, perennemente impegnata nel contrasto della contraffazione, quasi 4mila sequestri nel corso del 2012, ha consentito di togliere dal mercato quasi 40mila pezzi, scovati nei negozi cinesi di Paolo Sarpi e Buenos Aires.
Gli agenti del servizio Annonaria e commerciale e dell'Unità antiabusivismo sono intervenuti l'altro giorno prima in via Bramante, dove sono stati sequestrati 12mila foulard a marchio Louis Vuitton e Burberry. Un classico che non tramonta mai. Ma i falsari, sempre attenti agli andamenti della moda, hanno scoperto che quest'anno ha particolarmente incontrato i gusti del pubblico il braccialetto Cruciani. La casa milanese, attiva da una ventina di anni, dopo l'abbigliamento sportivo per donna e uomo, borse e magliette per bambini, ha fatto uscire sul mercato un bracciale in tela con i più disparati disegni: quadrifoglio, chiave e lucchetto, farfalla. Ed è stato subito un successo clamoroso, tanto che in zona Buenos Aires i soliti cinesi custodivano 25mila pezzi falsi, venduti a tre euro contro i 10/15 del negozio.
Ma agli attenti contraffattori non sono sfuggite neppure le ultime novità della Pomellato. Sempre durante il controllo in corso Buenos Aires sono stati sequestrati mille pezzi della linea Dodo, oltre a 2.550 bracciali con il cuore della linea Ops Objects. Nel corso della perquisizione sono state trovate anche 5mila pile a bottone usate nei giochi elettronici dei bambini, estremamente pericolosi perché contenenti una quantità di cadmio dieci volte superiore al consentito. I titolari degli esercizi commerciali perquisiti dopo il sequestro sono stati denunciati ovviamente per contraffazione e ricettazione.
L'assessore comunale al Commercio e Attività produttive, Franco D'Alfonso, ha ricordato che «nei primi sei mesi dell'anno sono state effettuate quasi 3.900 operazioni, 2.606 sequestri amministrativi e 680 penali con la denuncia per contraffazione e ricettazione dei venditori abusivi.

Azioni necessarie a contrastare il commercio senza regole. Accanto a queste misure repressive intendiamo avviare a breve, con un Comitato anticontraffazione, un percorso di sensibilizzazione al commercio corretto, sia nella vendita sia nell'acquisto».