Yamamay e Carpisa, un dono ai bimbi siriani

L'ha molto turbato, una paio di settimane fa, vedere su un quotidiano nazionale una pagina di pubblicità dei suoi brand affiancata a un'altra dove appariva l'immagine del bambino siriano morto sulla spiaggia di Bodrun, in Turchia. «Un errore, una svista non voluta, sicuramente. Però mi ha colpito, ci sono stato male. Così ho deciso che per la Vogue Fashion Night dovevamo escogitare un'iniziativa più concreta che frivola o di visibilità. Abbiamo cambiato tutto quello che era già in programma. E non per distinguerci, tutt'altro. Guardi, mi sento persino in imbarazzo a parlarne...».

Così Gianluigi Cimmino (nella foto), ad dei noti marchi della lingerie Yamamay e delle borse e degli accessori moda Carpisa, ha preferito dedicare tutta la giornata e la sera di oggi interamente alla solidarietà con l'iniziativa Let's shop and donate food , piuttosto che alle luci, ai gadget o agli ospiti Vip. «E poiché la gente è stanca di concetti di difficile comprensione sul sociale e sulla beneficenza - spiega -, è importante che sia chiaro che sarà non una parte bensì tutto l'incasso della giornata e della sera di oggi dei due negozi Yamamay e Carpisa all'angolo tra le centralissimevia Passerella 4 e corso Vittorio Emanuele 2, nonché quello delle vendite online, ad essere interamente devoluto al World Food Programme per i bambini rifugiati siriani ( wfp.org/it ). Se le coscienze si sono scosse credo sia ora che i portafogli si aprano per aiutare chi muore mentre noi viviamo, per le vittime innocenti di guerra, violenza e fame.

Questa volta speriamo davvero d'incassare tanto!».

Il World Food Programme svolge operazioni di emergenza umanitaria per i gravi bisogni alimentari di 6 milioni di persone sfollate nelle nord della Siria o rifugiatesi in stati vicini.

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