Alberto Giannoni
Invece di prevedere il «divieto di pigiare l'uva» o di «far rotolare botti e cerchioni», introducete il Daspo nel regolamento di Polizia urbana. Questo il messaggio che arriva a Palazzo Marino dal Municipio 7, quotidianamente alle prese con il degrado e i problemi che derivano dal dilagare delle occupazioni abusive e da quello che definisce «un diffuso sentimento di insicurezza».
La mozione, presentata da Norma Iannacone, esponente di Fratelli d'Italia e presidente del Consiglio municipale, è già passata due volte dalla commissione e lunedì 17 approderà in Consiglio per il via libera della maggioranza. «La piena applicazione del Daspo urbano - dichiara il presidente del Municipio7 Marco Bestetti (Forza Italia) - è un'esigenza non più rinviabile. L'attuale Regolamento di Polizia urbana, che contiene una serie di norme assurde, va adattato alle nuove esigenze dei nostri cittadini, per garantire maggiori strumenti di tutela dei nostri quartieri».
La legge stabilisce che il sindaco possa adottare ordinanze per superare situazioni di grave incuria e degrado, a condizione che le norme comunali individuino aree sensibili in cui applicare gli allontanamenti. Ma la giunta attuale non ne vuole sapere, nonostante il fatto che questo strumento sia stato introdotto al tempo del ministro Marco Minniti. O almeno, finora non ha voluto sentire ragioni, anche se qualche indiscrezione parla di un possibile (parziale) ripensamento. Nel regolamento la previsione necessaria non c'è, e ci sono invece norme a dir poco datate. «Decisamente surreali» le definisce la mozione-Iannacone, provandone a fare un elenco di questi articoli: il 21 per esempio, «Lancio di oggetti-giuochi», secondo cui «è vietato fuori dai luoghi al'uopo destinati, ogni giuoco per il quale sia necessaria la corsa o il lancio di oggetti». E ancora il 23, «Rotolamento o trascico di oggetti», per cui «è vietato sugli spazi pubblici far rotolare botti, cerchioni, ruote e oggetti pesanti». E il 28, «sdruccioli sul ghiaccio», vietati. L'articolo 80 stabilisce che è vietato «pigiare uva». E così via.
A Bestetti, insomma, pare più urgente il Daspo, o il divieto di burqa negli uffici previsto dalla Regione: «Sala e l'assessore Scavuzzo la smettano di fare melina - dice - e diano risposte concrete alla città. L'invasione di nomadi che stiamo subendo è l'effetto diretto del loro grave immobilismo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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