Controcultura

Milly Carlucci, la regina della balera

Milly Carlucci, la più longeva delle sorelle, è un'ottima presentatrice televisiva

Milly Carlucci, la regina della balera

Milly Carlucci, la più longeva delle sorelle, è un'ottima presentatrice televisiva. Dà del tu alle telecamere, ha la lingua sciolta, non si impappina e riesce addirittura a non sbagliare i congiuntivi. Di questo bisogna darle atto. Ma non solo di questo. La signora è un miracolo vivente anche per ciò che riguarda l'aspetto fisico. Non so da quanti anni la ammiro sul video, trenta, forse quaranta, però lei ne dimostra al massimo venticinque. Come ha fatto a rimanere ragazza ad onta del tempo che passa? È un bel mistero.Qualcuno giustamente osserverà che sono un ingenuo, ignorando che oggi esiste una chirurgia estetica raffinatissima. Suvvia, lo so anche io che il bisturi è un salvagiovinezza in grado di eliminare rughe, borse sotto gli occhi, pelle penzolante eccetera. Ma la maggior parte delle donne che hanno subito uno o più interventi in sala operatoria recano sul corpo la firma del medico oltre che i segni crudeli delle correzioni, a volte, quasi sempre, «scarabocchi» infelici. Le labbra sembrano gommoni: per baciarle è necessaria la patente nautica, ammesso che un patentato abbia voglia di avventurarsi in una impresa simile. Gli zigomi sono palloncini troppo gonfi. L'epidermide del collo è talmente tesa da far insorgere il timore che da un momento all'altro si stracci.Insomma, i ritocchi producono effetti peggiori di quelli che il dottore intendeva abolire. Milly invece è perfetta. La mano del chirurgo non le ha impresso tracce sgradevoli e viene il sospetto che l'avvenenza della splendida conduttrice sia naturale. Carlucci è bellissima, probabilmente immortale. I casi sono due: o lei è un fenomeno o il medico al quale si è affidata è un artista il cui nome andrebbe divulgato insieme con i segreti della sua eccellente professionalità. Detto questo, che non è secondario, conviene parlare del famoso programma curato da lustri per la Rai dal personaggio in questione: Ballando con le stelle. C'è poco da discutere: è un successo consolidato e meritevole di essere salutato con un casqué. Lo impone l'audience che indica senza incertezze un alto gradimento. Ed è proprio quello che ci stupisce maggiormente.Non si comprende per quale motivo il pubblico si appassioni nel seguire le movenze, in alcune circostanze elefantesche, di vari soggetti (che nel loro mestiere hanno sfondato, ottenendo notevole popolarità) impegnati a volteggiare. Lo spettacolo non è molto diverso da quello offerto da una qualsiasi balera, sebbene i partecipanti alle gare, prima di scendere in pista, vengano addestrati con cura. Tuttavia un orso, per quanto si sforzi di apparire leggiadro, di norma rimane inconfondibilmente un orso e, più che applausi, strappa risate. Eppure le esibizioni dei ballerini improvvisati, dilettanti allo sbaraglio, probabilmente perché riprese da una emittente importante, suscitano interesse in un numero impressionante di telespettatori. Non è, la nostra, una critica a Milly, comunque elegante nel porgersi e nel menare le danze, ma soltanto una segnalazione circa i gusti dominanti di coloro che pagano l'abbonamento, sempreché lo paghino a prescindere dalla bolletta della luce. Vabbè, constatiamo che la massa si diletta con poco e che una trasmissione dai contenuti modesti è come una proposta politica: se ben confezionata, la gente la prende per buona.

Chi si accontenta gode.

Commenti