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Mimo rigioca la finale «mundial»

Gianpaolo Palazzo

«Un azzurro lungo un sogno che ci ha fatto vivere...». Le poche strofe della Canzone di Claudio Baglioni descrivono esattamente lo spirito di «Furlan numero 23». L’artista svizzero Massimo Furlan questa sera allo stadio Dall’Ara di Bologna giocherà da solo la partita Italia-Germania Ovest, finale dei Mondiali di calcio del 1982. «Nella mia cameretta – racconta Furlan – facevo le telecronache e giocavo da solo, come tutti i bambini, per molte ore». Quella passione per la Nazionale ha portato l’artista, che si è allenato a lungo, a giocare con la maglia numero 23 l'intera finale, senza compagni, avversari e pallone. L’evento sarà commentato dal glorioso cronista Rai Bruno Pizzul che guarderà le immagini del 1982. Il pubblico sugli spalti sarà spettatore e attore. Infatti sono indispensabili, anche se l’ingresso è gratuito, le radioline per poter ascoltare la radiocronaca trasmessa in diretta da Città del Capo - radio metropolitana e Radio Nettuno. Chi non potrà andare al Dall’Ara seguirà la partita fantasma da casa sintonizzandosi su ÈTV Rete 7.
«Ho deciso – continua Furlan – di giocare la mia partita. Al posto della mia cameretta ho avuto un stadio e un telecronista vero. Con un auricolare ascolterò il suo commento e mi muoverò sul campo a memoria, perché ho rivisto molte volte la partita. Sono come un attore, conosco la mia parte».
La finale del Mondiale si giocò l’11 luglio del 1982. Gli azzurri sbagliarono un calcio di rigore con Cabrini e i palpiti durarono fino al 69’, quando Tardelli mise al sicuro il risultato con il secondo magnifico gol, venuto a dodici minuti dal primo siglato da Rossi, il «Pablito» di Espana '82, capocannoniere con sei reti. Il terzo gol di Altobelli, a nove minuti dal termine, scatenò l’entusiasmo dei tifosi e del presidente Sandro Pertini. La Germania andò Kaputt e il trionfo degli Azzurri fu completo.

Quella coppa alzata al cielo è indimenticabile e allora «Vai Furlan» faccela rivedere.

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