«Le minacce non servono Vediamoci, accordo possibile»

«Ho chiesto a Tommasi di incontrarci ancora la scorsa settimana, ma l'Aic non ha accettato. Rinnovo l'invito». Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, in un’intervista a SkySport24 ribadisce che l’accordo è possibile.
Il sindacato dei calciatori è passato all’attacco, minacciando lo sciopero per l’inizio del campionato come risponde?
«Noi non vogliamo un conflitto, ma aggiungere tensione in un momento come questo non ha nessun senso. Le minacce non servono».
Perché tarda la firma sull’accordo fatto in primavera?
«Non conosco i contratti firmati per adesione, non mi risultato meccanismi che prevedano le firme unilaterali dei contratti. L’Aic non può chiederci di firmare un testo sottoscritto senza il nostro consenso».
Comunque non è tutto da buttare...
«In quel testo ci sono tantissime cose buone ma servono alcune integrazioni e correzioni. Resta da definire solo il 10%».
La questione dei “fuori rosa” come può essere risolta?
«Non vogliamo fare discriminazioni, perché il concetto di fuori rosa non esiste e non ci appartiene, ma vogliamo la flessibilità nelle mani di chi organizza gli allenamenti, cosa che già avviene in moltissime società».
La Lega di serie A sembra che non sia poi così unita...
«Il nostro meccanismo è lineare, abbiamo fatto un lavoro portato in assemblea, che ha totalmente condiviso la necessità di alcune integrazioni e correzioni».


Ora bisogna trovare un punto d’incontro?
«Se la posizione di Tommasi è quella di non voler modificare nemmeno una riga diventa difficile, ma non ha molto senso e non è nell’interesse di nessuno».
Resta ottimista sul fatto che il campionato possa iniziare regolarmente il 27 agosto?
«Sono assolutamente convinto che ci siano le condizioni per l’accordo, ma serve la buona volontà di entrambe le parti».

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