La minaccia di un attentato non ferma Putin
16 Ottobre 2007 - 03:10Berlino. Lallarme attentati non ferma Vladimir Putin: fedele al suo personaggio, il presidente russo non ha rinunciato alla partenza per lIran, nonostante le indiscrezioni circolate a Mosca sulla possibilità di attacchi terroristici durante la sua permanenza a Teheran. Putin ha archiviato con noncuranza lallerta dei servizi: «Se dovessi dare retta a tutte le minacce e alle raccomandazioni dei servizi speciali, dovrei restare sempre a casa», ha detto ai giornalisti al termine di un vertice in Germania con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Unico cambiamento di programma, larrivo a Teheran, previsto ieri sera, avverrà questa mattina. La missione è daltro canto storica: lultima visita a Teheran di un leader del Cremlino risale al 1943, un primo incontro fra il sovietico Josif Stalin, il britannico Winston Churchill e lamericano Franklin Delano Roosevelt sul futuro del mondo post-bellico.
Il presidente russo ha molte cose da discutere con il collega Mahmud Ahmadinejad a margine delloccasione ufficiale della visita, una riunione dei paesi rivieraschi del mar Caspio. Cercherà di convincere il leader iraniano a un atteggiamento più malleabile sulla questione dellarricchimento in patria delluranio per le centrali atomiche, per non incoraggiare i venti di sanzioni che si alzano ormai anche dallEuropa. Lincontro con la Merkel non ha risolto i contrasti dei due leader sullatteggiamento verso lIran: mentre per Putin «è necessario continuare sulla linea del dialogo», per il cancelliere tedesco «bisogna imporre nuove sanzioni» a Teheran perché «minaccia il mondo intero».
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