LA «MINACCIA» DELL’ASSESSORE

I nodi cruciali saranno la Valpolcevera e il Ponente: in queste zone verranno realizzati infatti alcuni dei principali tratti del nuovo volto di Genova, dall'apertura del nuovo mercato ortofrutticolo al rifacimento della viabilità a Sestri. È quanto ha sottolineato ieri l'assessore ai Lavori pubblici, Mario Margini, nel presentare la mappa dei «lavori in corso». Le altre partite importanti, ha aggiunto Margini, si giocheranno alla Foce, con la copertura del Bisagno, e in centro città dove proseguiranno i cantieri per la metropolitana.
In totale, sono 36 i grandi cantieri aperti - o in fase di apertura -, 21 quelli di medie dimensioni, 18 i piccoli cantieri: interventi che interessano tutta la città e che contribuiranno allo sviluppo di Genova, creando però disagi alla viabilità. Sono 980, invece, i provvedimenti di regolazione del traffico, e 84mila le ore lavorative che vedranno impegnati gli agenti della Polizia municipale nei nodi di maggiore criticità.
Fra questi, la Valpolcevera, interessata dal rifacimento del nodo autostradale di Bolzaneto e dalla costruzione del nuovo mercato ortofrutticolo (fine lavori giugno 2006), dalla creazione dei Civ, il Centro integrato di via di Pontedecimo, Bolzaneto e via Rolando, dalla sistemazione della viabilità sulla sponda destra del Polcevera tra Cornigliano e Fegino (fine lavori 2009) e dalla costruzione del nuovo ponte sul torrente.
A Ponente i lavori interesseranno via Prà, la fascia di rispetto, il lungomare di Pegli e, a Sestri, la realizzazione dell'ausilos del mercato di via Ferro e la demolizione del ponte di via Giotto. Nel centro cittadino proseguirà il cantiere per il rifacimento della copertura del Bisagno alla Foce (fine lavori 2008), e quelli per la costruzione della metropolitana con le stazioni di Sarzano (fine aprile 2006), Brignole, Acquasola e Borgo Incrociati (fine lavori 2010).

«La mappa dei cantieri sarà aggiornata di frequente e i cittadini saranno tenuti costantemente informati su eventuali cambiamenti della viabilità o possibili disagi» spiega il comandante dei vigili Gianfranco Delponte. «Sapere che a creare coda è un determinato cantiere non serve a far andare più veloce la macchina - conclude Margini - ma dà una motivazione al disagio e forse aiuta a sopportarlo».