«Il mini-dollaro frena Piaggio»

La forza del dollaro «sta penalizzando Piaggio. Non venderemo mai in perdita per il gusto di vendere. Spingeremo le vendite solo laddove il dollaro ci permette ancora di guadagnare». Così il presidente Roberto Colaninno parlando ieri a margine della 65ª Eicma, il salone della moto di Milano. «Siamo già vicini» al punto in cui il dollaro non permette più a Piaggio di guadagnare negli Usa, ha aggiunto. Più che il dollaro debole, sono state le tasse a pesare sui conti dell’azienda nei primi nove mesi, con un calo degli utili del 14,5% a 66,4 milioni di euro rispetto a un anno prima. «Che il signor Visco - ha spiegato Colaninno - sia un partner soddisfatto ci può dare un senso di irritazione iniziale, ma d’altra parte pagare le tasse fa parte dei nostri doveri e noi siamo molto contenti ed orgogliosi del nostro contributo dato alla società». A fine settembre il gruppo Piaggio era comunque primo in Europa con il 19% di quota di mercato considerando scooter, moto e veicoli a tre-quattro ruote. Per il futuro, sono previsti da qui al 2010 «investimenti per 100 milioni di euro all’anno».

Tra questi 70 milioni complessivamente per uno stabilimento in India, 25-30 milioni per produrre la Vespa in Vietnam e 10 milioni per la ristrutturazione dello stabilimento Moto Guzzi di Mandello del Lario, in provincia di Lecco.

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