Il ministero promuove il miglior blog di classe

Computer, iPod, microscopi digitali, corsi di formazione per i professori, gadget di vario tipo per gli studenti. Il ministero dell’Istruzione lancia un concorso in stile hi-tech. Si rivolge a insegnanti e alunni di ogni ordine e grado e premia i migliori podcast e i migliori blog che hanno aderito alla piattaforma Edidablog messa a disposizione degli utenti prima dell’estate scorsa. A novembre ci sarà una grande festa al Salone delle tecnologie didattiche che si svolgerà dal 22 al 24 novembre a Genova dove verranno consegnati i premi ai più creativi.
Il messaggio è chiaro. Si vuole incentivare l’utilizzo dei nuovi sistemi didattici e diffondere un messaggio: la tecnologia è semplice da usare, costa pochissimo e rende molto in termini di coinvolgimento delle scolaresche. Che sono entusiaste quando maestro o professore adottati sistemi tecnologici avanzati per trasmettere il sapere. Già, perché accanto al podcast che si sta facendo largo nel sistema scolastico si affiancano i blog, ormai diventati di uso comune in molte scuole italiane. Alle superiori il blog viene utilizzato dai “prof” per comunicare con gli allievi. Appunti della lezione, verifiche, raccomandazioni: tutto viene inserito nel blog e a casa lo studente interagisce con entusiasmo. I blog sono ormai diffusi che c’è da sbizzarrirsi sui loro nomignoli. C’è anche il “raglio dell’asino” creato da uno spiritoso professore di economia aziendale. Ma non solo. Anche nelle scuole elementari il blog viene utilizzato per far scrivere messaggi ai bambini, con o senza il filtro dell’insegnante. Un metodo utilissimo per comunicare con le famiglie e interagire con loro. I nonni o i genitori possono dire la loro su un argomento, gli alunni possono rispondere sotto l’occhio vigile dell’amministratore del blog, cioè la maestra.
Una supervisione è d’obbligo soprattutto quando si ha a che fare con i più piccoli. Ci sono blog adottati nelle materne dove disegni e fotografie vengono scannerizzate e spedite dentro il contenitore informatico messo poi a disposizione di mamme apprensive e curiose. Consultabile, per avere un’idea di cosa succede in un asilo, “i tesori delle scuole d’infanzia”.
Ma il blog è contagioso.

E se prima veniva guardato con diffidenza dai dirigenti scolastici più tradizionalisti, ora si trasforma in uno strumento utile anche per i presidi futuri. Infatti i dirigenti scolastici che hanno appena superato il concorso, hanno aperto “class.blog” per comunicare e interagire tra di loro.

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