da Roma
Per qualche studente che già batte la fiacca prima di iniziare lanno scolastico, lanonimo professor M. è già una star. Ma la sua storia di docente record dellassenteismo, che nel 2002-2003 ha raggiunto il 72% di assenze per malattia nellIstituto tecnico commerciale Moreschi di Milano, ha poco di goliardico, perché il suo comportamento è stato la causa di diverse bocciature alla scorsa maturità tra i suoi studenti.
Una storia finita nelle aule giudiziarie con il ricorsi di alcuni studenti ai quali il Tar della Lombardia ha dato ragione, accogliendo la richiesta di ripetere lorale della maturità entro la fine del mese perché a causa della perdurante assenza di un professore, non hanno avuto una preparazione sufficiente.
Un caso clamoroso, quello del professor M. che non è sfuggito a viale Trastevere. Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha annunciato che è in atto «un processo di espulsione al Consiglio della pubblica istruzione e mi auguro che provvedimenti legislativi di questi giorni possano snellire i tempi per potersi esprimere».
Fioroni ha inoltre spiegato che «è stata presentata denuncia alla Corte dei conti per chiedere al professor M. i danni diretti e indiretti procurati alla scuola con il suo comportamento e una segnalazione è stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica». Attualmente il professore assenteista è stato sollevato dallinsegnamento e spostato in posizione amministrativa presso la Direzione regionale in attesa degli esiti del procedimento disciplinare.
Il ministro ha, inoltre, avviato presso la Corte dei conti un procedimento di «messa in mora» di quei membri del Consiglio nazionale della pubblica istruzione che al tempo non sono intervenuti con la «dovuta severità». «Unazione netta - continua Fioroni - perché non è possibile che poche mele marce diamo la sensazione che tutti i docenti se ne vadano al mare, a fronte di una grande maggioranza di essi che invece fa il proprio dovere con serietà». È arrabbiato, e non lo nasconde.
Giuseppe Fioroni: «Un insegnante che getta unombra ingiusta sulla scuola e sul personale decente che fa il proprio lavoro con professionalità e impegno».
Intanto il «prof. M.» è stato allontanato dalla scuola e ora presta servizio negli uffici regionali del provveditorato.
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