Minniti perde anche la fiducia della municipale

Non bastavano i consiglieri municipali a metterlo sotto e «sfiduciarlo» nei fatti, anche se per regolamento rimarrà in carica. Domenico Minniti, presidente di Municipio del Centro Ovest, recentemente finito sotto durante la discussione di una mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dalla minoranza, è riuscito a non avere più la fiducia della polizia municipale del distretto che opera nel suo territorio.
La motivazione? Ha pensato bene di utilizzare gli agenti di polizia municipale per un compito che a loro non spetta: aprire e chiudere i cancelli di un giardino pubblico. Scatenando le proteste di un gruppo di agenti che è arrivato a rivolgersi al sindacato Ugl. «È con profondo rammarico e sdegno che ho appreso l’ulteriore disponibilità della polizia municipale a tamponare le mancanze della sua gestione - scrive in una nota inviata al presidente Minniti Claudio Musicò, responsabile area metropolitana di Ugl- . Ai colleghi del turno serale è stato affidato il compito di chiudere i giardini Pavanello in via Reti. È evidente che Lei ignora che tale compito è affidato ad altri».
Ogni sera una volante della municipale è costretta a fare sosta in via Reti, dotarsi di lucchetto e chiavi e chiudere il giardino pubblico. I vigili urbani per legge svolgevano questo compito prima dell’avvento della legge 85 del 1986: da quel giorno non è loro competenza dedicarsi ai parchi urbani. Insomma, gli agenti questo servizio lo svolgono ma non hanno nessuna competenza in merito. Il loro è un atto di responsabilità nei confronti della cittadinanza di Sampierdarena ed un deterrente per eventuali interventi notturni che dovrebbero compiere. «La sua incapacità a gestire il Municipio e a non procurarsi per tempo il personale, sinceramente non è un mio diretto problema - ricorda Musicò -, ma rimane il fatto che non solo mal considera la polizia municipale, ma mi chiedo se si poteva risparmiare denaro pubblico facendo chiudere direttamente a Lei i cancelli. Oppure la considera un lavoro non consono per lei o i suoi diretti collaboratori?».


Il sindacato di polizia municipale va oltre chiedendo che tutte le forze politiche del territorio si interessino della questione che l’Ugl definisce un «deprecabile atto di superficialità e scarsa serietà» invitando, inoltre, il presidente del Municipio Domenico Minniti a trovare al più presto una soluzione diversa. Insomma, Minniti è in minoranza non solo politicamente tra i partiti che lo sostengono, ma anche tra i gli agenti che lavorano nel distretto della sua municipalità. Acque sempre più agitate a Sampierdarena.

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