«Il mio impegno per le mamme di Genova»

Quarant’anni compiuti da poco, un figlio piccolo Filippo che va all’asilo e un posto da ostetrica all’ospedale Villa Scassi. «Ho già preparato il mio programma per le strisce rosa in città. Genova è l’unica a non averle, ci sono solo all’Ikea». Graziella Marando, candidato per consiglio comunale con la lista di Enrico Musso, è alla sua prima esperienza politica e ha deciso di puntare tutto sul mondo della gravidanza e dell’infanzia.
Perché ha scelto di schierarsi con Enrico Musso?
«Sono molti anni che Genova continua ad andare giù ed essere in crisi. La scelta di Musso è per tirarla fuori dalla crisi. Stanno lavorando già da tempo con la Fondazione Oltremare, ci sono professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze per i programmi».
Come è iniziata la sua avventura politica?
«Sono tre quattro, mesi che vado in Fondazione. Alle riunioni ho percepito l’entusiasmo e la voglia di fare nel gruppo. Era molto stimolante perché ero ascoltata. Mi sono sentita a casa e mi sono fermata per portare il mio contributo».
Cosa sta facendo per farsi conoscere e votare?
«Volantinaggio, vado per mercati e fiere, contatto le amiche e le compagne di studi. Non è facile, essendo alla prima esperienza, la capacità movimento è più limitata. Mi muovo su una rete di conoscenti, amici e professioniste che lavorano con me e sanno quali sono le problematiche».
Quali sono secondo lei, le priorità per una città come Genova?
«Quelle di garantire un futuro a mio figlio, e anche un impegno a livello sociale. Invece di lamentarmi e dire le cose che non vanno, voglio impegnarmi per le mamme di Genova. Se la città è in calo demografico, dobbiamo chiederci anche il perché».
Cosa cambierebbe della città?
«La sua anima, è molto trascurata. Sono spesso in altre città per lavoro e quando torno a Genova ho la percezione della nave Concordia che sta andando giù. Sento l’abbandono nella gente, lo vedo nei parchi comunali. La città ha un aspetto spettrale. È l’anima che cambierei. Non è facile, ma ho voglia di crederci.


Come vede gli avversari di Musso?
«Sento tanti discorsi tipo lavoriamo per il sociale, per il bene comune, ma non ci sono programmi concreti. Sono tutti discorsi, poca concretezza. La striscia rosa è una cosa che si può fare e si fa»
Chi va al ballottaggio?
«Musso contro Doria, anzi diciamo che Musso vince secco al primo turno».

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