Miracolo di Cascia

A Cascia, in provincia di Perugia, nel celebre santuario di s. Rita si conserva la reliquia di un miracolo eucaristico che però è avvenuto a Siena nel 1330. Ecco come andò. Un prete senese piuttosto sciatto e trascurato dovette andare a portare la comunione a un contadino che giaceva malato. Senza pensarci due volte, prese un'ostia consacrata e la ficcò in mezzo a due pagine del breviario, poi si avviò col libro sottobraccio. Quando venne il momento di comunicare il malato, si avvide con sua grande sorpresa che l'ostia era diventata di carne, appiccicandosi alle pagine e imbrattandole di sangue. Lo sconcertato sacerdote biascicò una scusa e, senza aver comunicato il contadino, si precipitò al monastero agostiniano di Siena per consultarsi col p. Simone Fidati da Cascia (poi Beato), celebre predicatore in quei giorni in città. Finì che quest'ultimo si tenne il breviario-reliquia e lo portò nel monastero di Perugia, da cui dipendeva. Qui rimase una delle due pagine macchiate di sangue; l'altra, con l'ostia attaccata, venne donata al monastero di Cascia, agostiniano anche questo. Osservando in controluce quest'ultima reliquia si nota che le macchie di sangue formano il volto di Cristo in espressione dolce e mesta. La parte di reliquia rimasta a Perugia è andata perduta in seguito ai trasferimenti dovuti a ben due soppressioni, una napoleonica nel 1810 e una sabauda nel 1866.

Poiché, data la notevole venerazione per s. Rita, le autorità laiciste non erano riuscite a far chiudere il suo santuario, fu giocoforza portare qui le reliquie e il corpo del b. Simone Fidati.
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