Le mire di Catella sul Monumentale: "Vincolo sui cimiteri? Serve una deroga..."

Nelle nuove carte depositate dai pm l'elenco dei cantieri "illegali" di Coima

Le mire di Catella sul Monumentale: "Vincolo sui cimiteri? Serve una deroga..."
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Costruire accanto al Monumentale? Si può. Almeno secondo Manfredi Catella e almeno secondo la ricostruzione fatta dalla Procura sulla base delle chat acquisite con il sequestro del cellulare del ceo di Coima. Si parla del vincolo di "assoluta inedificabilità" imposto, per legge nazionale, sull'area del cimitero che il costruttore avrebbe cercato di aggirare, convincendo l'ex assessore Giancarlo Tancredi e il dg del Comune Christian Malangone a concedere una "deroga".

Ecco come i pm che indagano sull'urbanistica delineano la vicenda negli atti depositati al Riesame, che nei giorni scorsi ha annullato la detenzione per tutti e sei gli indagati che erano finiti ai domiciliari o (il solo Andrea Bezziccheri) in carcere. Si tratta della vendita di due lotti di proprietà del Comune: Cenisio 2/Messina 50 e Largo De Benedetti/Messina 53, rispettivamente con base d'asta di 38 e 28 milioni di euro. Sul primo, un'area "molto vasta, solo in parte edificata, e molto verde, che è ubicata alle spalle del cimitero Monumentale", c'è un "vincolo di inedificabilità" fino a 200 metri di distanza dal campo santo. Per questo motivo il primo bando va deserto il 29 settembre 2022. Il 10 marzo 2023 Catella scrive a Tancredi: "Per Cenisio vediamo come trovare la soluzione che consenta di accelerare la riqualificazione". Il giorno dopo chatta con Malangone e con Tancredi, cercando di "imporre" - scrivono i pm - "una previsione di deroga all'inedificabilità per poter procedere ad un altro bando ed essere messo in condizione, finalmente, di parteciparvi". Il messaggio a Tancredi: "A valle di Cenisio ho riepilogato azioni per ns team che ti allego sotto per contribuire ad una soluzione". Non solo. Secondo il costruttore, c'è "interesse pubblico alla deroga", perché per Palazzo Marino esiste il "rischio di non vendere". Nel lungo messaggio elenca poi suggerimenti e "condizioni di edificabilità". Fra questi, il "tema della deroga come condizione risolutiva necessaria" e da far "esplicitare" al Comune nel contratto "preliminare" di vendita. Secondo la Procura, Catella "suggerisce anche gli argomenti per delineare un pretestuoso interesse pubblico all'edificazione e cementificazione dell'area". Tancredi risponde: "Molto utile. Faremo presto un confronto interno per valutare come procedere".

Qui la Procura sottolinea che il vincolo cimiteriale "non è derogabile" e comunque non con un "bando" emanato con determina dirigenziale. E aggiunge come l'interesse su quell'area di Cenisio sia datato. Già ad aprile 2022 Tancredi a Malangone: "Ma noi con le nostre aree Cenisio come siamo messi? Perché ho in adiacenza due progetti di Boeri e Scandurra". Cioè l'archistar Stefano Boeri e l'architetto Alessandro Scandurra, indagato per corruzione con Catella. Alla risposta del dg l'assessore risponde che destinare le aree a progetti sociali (come ipotizzava il suo predecessore Pierfrancesco Maran), sarebbe "un po' sprecato... quelle valgono". Ancora il 24 maggio 2022: "Devo parlare a te e a Beppe di due cose potentissime". La seconda "è uno studio su Cenisio che ho chiesto a Boeri e Scandurra, anche per sviluppo nostra area. Loro progettano due delle torri per proprietà private". Proprio Scandurra, ex componente della Commissione paesaggio, per l'accusa avrebbe da un lato lavorato su richiesta di Tancredi "per studiare lo sviluppo" immobiliare delle "aree Cenisio" e dall'altro si sarebbe fatto "pagare dal privato", ossia Coima, "interessata" alle stesse aree (i progetti accanto al cimitero non sono comunque andati a buon fine). Gli inquirenti ipotizzano un "sistema di spartizione coordinata dei bandi" tra Amministrazione e costruttori.

E a proposito di Coima elencano 12 progetti, da Porta Nuova a Scalo Farini, che sarebbero illegali o abusivi. Approvati senza "piano attuativo" e realizzati o da realizzare in violazione delle leggi su distanze, altezze, volumetrie e standard o servizi pubblici da garantire.

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