Il mistero di Emanuela Orlandi raccontato in tre monologhi

Per la super test della Banda della Magliana Sabrina Minardi, Emanuela fu uccisa e sepolta nel cemento. Il lupo grigio Alì Agca, giura invece che è viva e tornerà ad abbracciare la famiglia. A quasi trent’anni dal rapimento, la storia di Emanuela Orlandi, di fatto sparita nel nulla il 22 giugno del 1983, approda in teatro con Il volo delle farfalle, portato in scena dall’autrice-attrice Federica Festa. Il debutto oggi al teatro dell’Orologio. E domani saranno in teatro anche Pietro e Natalina, due dei quattro fratelli della ragazza. «Ho l’età che avrebbe ora Emanuela - confessa l’autrice -, la sua storia è una storia che mi colpì profondamente allora e che da allora mi sono portata dentro». In teatro l’ambientazione sarà tutta in un interno, quello della basilica di Sant’Apolinnare, la chiesa dov’è sepolto il boss della banda della Magliana Renatino De Pedis.

Una suora, la sorella di Emanuela e una venditrice ambulante - tutte interpretate dalla Festa - parleranno di Emanuela, ognuna dal suo punto di vista, finendo per ricostruirne la trama intricatissima della storia, i suoi tanti lati oscuri, i misteri che accompagnano da sempre una delle vicende più enigmatiche e dolorose della cronaca italiana di fine Novecento. Lo spettacolo sarà in scena fino al 21 marzo.

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