da Milano
Sembra luovo di Colombo. Una compagnia che di notte utilizza gli aerei per il trasporto postale e di giorno per i passeggeri. Mutando configurazione con i tempi di Fregoli: unora per montare i 142 sedili sui Boeing 737, unora per toglierli. Lo sfruttamento dei velivoli è doppio, i tempi morti ridotti allosso. La compagnia si chiama Mistral Air ed è di proprietà (udite udite) delle Poste italiane: è nata negli anni Ottanta con missione cargo allinterno del gruppo Tnt; nel 2002 è stata acquisita al 75% dalle Poste (proprio alluscita di Corrado Passera), che nel 2005 hanno portato la quota al 100%; investimento complessivo 5 milioni di euro. Finora ha lavorato con due aeromobili «all cargo», ancora al servizio di Tnt: due Bae 146 utilizzati, tra laltro, per le maratone notturne Palermo-Catania-Roma-Bologna. Ora, la svolta: lo sviluppo della flotta con tre Boeing 737, e la nuova missione. I nuovi aerei servono, di notte, Poste italiane e Sda per la posta prioritaria e i pacchi celeri, mentre di giorno sono al servizio del traffico passeggeri charter.
Non avendo Mistral una propria divisione commerciale, ha affidato in gestione lattività passeggeri a Blue Panorama (la compagnia di Franco Pecci) e al broker inglese Air Partner (rispettivamente, uno e due velivoli), che provvedono alla commercializzazione presso tour operator e aziende. Le destinazioni saranno le mete turistiche del Mediterraneo e le città dEuropa.
Mistral ha chiuso il 2006 con un fatturato di 15 milioni, ottenuti con i due Bae cargo. La previsione per il 2007, con cinque macchine, è di fare un balzo a 50 milioni, trasportando (anche) 210mila passeggeri. Il risultato, frutto di una politica di bilancio di gruppo, è previsto in utile.
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