Lordinanza su cui sta lavorando il Comune per vietare la vendita di alcolici ai minori di 16 anni lascia perplessi i rappresentanti di alcune delle associazioni cittadine che lavorano a più stretto contatto con il mondo dei giovani. «Fare unordinanza per vietare il consumo di alcolici ai minorenni, senza definire un quadro più ampio di interventi, non serve a niente». Non usa mezzi termini Achille Saletti, presidente di Saman, associazione no profit che dal 1981 affianca i ragazzi nella lotta alle dipendenze. Secondo Saletti lordinanza rischia di trasformarsi in un inutile esempio di proibizionismo, a meno che Milano non riesca ad affiancare al provvedimento degli interventi concreti a vantaggio dei suoi cittadini più giovani. Ad esempio garantendo loro degli spazi in cui ritrovarsi e sfogare la loro creatività. Saman dallanno scorso ha aperto in via Plinio 38 una sala prove per le band giovanili. «Il Comune dovrebbe porsi come coordinatore tra le associazioni del privato sociale, in modo che i nostri interventi non restino isolati», continua Saletti.
Dello stesso parere è Fabio Zimondi dellassociazione A77, nata negli anni 70 per rispondere ai problemi dellemarginazione giovanile: «Forse questa ordinanza sensibilizzerà i gestori di bar e locali perché non vendano alcol ai minori, ma di certo non spingerà i minori a smettere di consumarne». A77 conosce bene la situazione dei bevitori under 16, soprattutto grazie al progetto Umg (Unità Mobile Giovani), che porta avanti dallanno scorso insieme ad «Ala Milano», «Comunità Nuova» e «Cooperativa Lotta contro lemarginazione». Lunità mobile, presidio sanitario riconosciuto, si posiziona di fronte ai locali cittadini e offre ai ragazzi la possibilità di sostenere delle prove del tasso alcolico. Umg incontra quasi settemila giovani allanno.
La ricetta per aiutare i ragazzi milanesi potrebbe essere «una strategia di sistema che coinvolga tutti gli assessorati». Questa è l'opinione di Vincenzo Cristiano, di «Ala Milano». Secondo lui «lassessorato al commercio dovrebbe sensibilizzare i negozianti, quello ai trasporti rinforzare i mezzi pubblici e dovrebbero intervenire anche lassessorato alle politiche giovanili e ai servizi sociali».
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