Mitsubishi Electric, dai moduli satellitari ai pannelli solari

Il fotovoltaico come fonte alternativa di energia, sebbene se ne parli già da diversi anni, è scoppiato come fenomeno di massa solo da poco tempo. E come spesso accade quando nasce un mercato innovativo, si assiste alla proliferazione di nuove società specializzate: le cosiddette «start-up». Mitsubishi Electric, una delle maggiori aziende mondiali che forniscono tecnologie per il fotovoltaico (Fv), non si può certo definire una realtà di questo tipo.
L’impegno di Mitsubishi nello sviluppo e nella produzione di moduli in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica è infatti ultratrentennale. Negli anni ’70 la società giapponese iniziò a produrre pannelli solari per l’alimentazione dei satelliti artificiali. Qualche anno dopo cominciò a utilizzare le stesse tecnologie per produrre elettricità a terra. «In quel periodo - racconta Gualtiero Seva, responsabile della divisione Fv di Mitsubishi Italia - i nostri laboratori riuscirono a sviluppare moduli che dovevano essere veramente affidabili, perché bisognava operare in condizioni in cui era impossibile la manutenzione, come sui satelliti nello spazio, o durare per lungo tempo, come nei grandi impianti a terra». Una tecnologia che sposa l’innovazione con l’affidabilità è sempre stata l’obiettivo di Mitsubishi nel fotovoltaico. A caratterizzare il modello di business della casa nipponica in questo settore è anche la ricerca di una vicinanza maggiore possibile all’utente finale. L’Italia è stata uno dei primi Paesi in cui Mitsubishi, negli anni Ottanta, ha istituito una presenza diretta. «Il nostro modello - spiega Seva - prevede pochissima distribuzione attraverso grossisti, mentre consideriamo come nostri clienti principali i system integrator». Si tratta di professionisti o di società che si occupano della progettazione degli impianti, del disbrigo delle pratiche burocratiche, dell’installazione e della manutenzione. «In Italia - continua il manager - abbiamo grandi magazzini che ci permettono di limitare al minimo la necessità, per i system integrator o i cantieri, di tenere in loco i nostri prodotti prima della loro installazione. Il tutto con un vantaggio di termini di spazio occupato e di sorveglianza».
Un’altra caratteristica importante di Mitsubishi Electric è di essere allo stesso tempo produttore di celle fotovoltaiche e di sistemi di conversione della corrente da essi prodotta in energia elettrica effettivamente utilizzabile per gli scopi abituali: i cosiddetti inverter. La multinazionale, quindi, è costantemente impegnata a innovare le tecnologie in entrambi i settori e a migliorare i relativi processi produttivi e di arricchimento dell’offerta. «È importante rilevare - conclude Seva - che nel fotovoltaico le tecnologie utilizzate per i più diversi impieghi - dall’impianto di 40 metri quadrati della villetta al megaimpianto da diversi ettari - sono alla fine le stesse». Cambia solo la quantità di moduli installati e la dimensione degli inverter. Questo facilita i system integrator e gli utenti a far crescere gli impianti o a riutilizzare i sistemi, anche con risparmi in termini di formazione.
In Italia Mitsubishi presenta i nuovi prodotti in due momenti dell’anno: al Saie di Bologna e al SolarExpo di Verona.

Al Saie di ottobre è stata presentata una nuova gamma di inverter con un grado di efficienza di 96,2%. Novità saranno annunciate per SolarExpo: nuovi inverter adatti all’installazione in ambienti esterni e celle di nuova generazione.

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