Nuove etichette Smartphone, chi vince e chi perde: perché la classe energetica degli iPhone è una delusione

Le nuove etichette volute dall'Ue hanno di fatto "declassato" i dispositivi della Apple: ecco perché

Nuove etichette Smartphone, chi vince e chi perde: perché la classe energetica degli iPhone è una delusione
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Solo pochi giorni fa (20 giugno 2025) è scattata la nuova regola Ue che impone alle aziende produttrici di smartphone e tablet di munire i dispositivi di una nuova etichetta più dettagliata e trasparente. Il regolamento è stato emesso per garantire il diritto alla riparazione e al riutilizzo di tali strumenti elettronici.

Nella nuova etichetta devono quindi comparire una serie di punti: il QR code, il codice identificativo, classe di efficienza energetica, la durata della batteria, l'affidabilità alla caduta, l'indice di riparabilità, la durata della batteria, il livello di protezione da polvere e liquidi, e il numero del regolamento europeo.

La novità ha indubbiamente portato dei cambiamenti, andando in un certo senso a rivoluzionare il rapporto con questi prodotti. Gli iPhone della Apple, ad esempio, sono stati inseriti nella classe energetica B, destando un certo sconcerto. La Apple stessa ha voluto chiarire la situazione, rendendo disponibile un dettagliato documento. Si apprende dunque che i modelli di tablet della Apple sono stati inseriti nelle classi E e G, mentre gli smartphone nella B. Gli iPhone interessati sono gli iPhone 16 (A3287), gli iPhone 16 Pro (A3293), gli iPhone 16 Plus (A3290), gli iPhone 16 Pro Max (A3296), gli iPhone 16e 5G (A3409), gli iPhone 15 (A3090) e iPhone 15 Plus (A3094).

I modelli rientrano nel gruppo B per quanto concerne l'efficienza energetica, e in C per quanto riguarda la resistenza alle cadute e la riparabilità. Apple ha voluto fornire una spiegazione. "L'obiettivo di questo documento è spiegare la metodologia di test scelta da Apple e i punteggi risultanti che, in alcuni casi, sono stati volontariamente abbassati per tenere conto di potenziali differenze interpretative", spiega il colosso statunitense. "Apple ha scelto di ridurre volontariamente i punteggi a un livello B per ridurre al minimo la probabilità che un tester di terze parti che interpretasse diversamente il regolamento ottenesse un livello inferiore.

Per lo stesso motivo, abbiamo anche declassato i punteggi per la classe di affidabilità in caduta ripetuta".

Apple, quindi, ha deciso di optare per la prudenza, in attesa di capire quali cambiamenti porteranno queste nuove etichette.

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