Moccia disarmato e Ferretti in pace con la parrocchia

da Torino
Ore 12,30: Caffè Letterario. Alain Elkann (scrittore): «Il problema con la lettura è che ci sono moltissimi libri. Però ci sono anche moltissimi bambini, che forse un giorno diventeranno lettori (...). Giovanni Minoli non è solo un genio della tv, ma uno che ha sempre aiutato i giovani».
Ore 14,30: Sala Londra. Miria Ravioli (funzionaria Istat): «I lettori morbidi sono quelli che in prima battuta non si dichiarano tali e leggono guide turistiche, libri di cucina, romanzi rosa, manuali di bricolage. Sono circa il 14 per cento dei lettori di libri in Italia».
Ore 16: Sala Gialla. Al termine della lectio magistralis del cardinale Ruini, uno sconosciuto prende la parola e dichiara di aver assistito all’incendio della Sacra Sindone e di averne avuto anche premonizione, ma di non aver mai avuto modo di raccontare la verità: «Vorrei che il signor Camillo mi dicesse, visto che nella sua lezione ha affermato latet omne verum, se questa verità posso rivelarla o si deve sempre aspettare...».
Ore 17: Sala Azzurra. Federico Moccia (scrittore): «È difficile parlare di giovani così com’è il titolo di questo incontro. (...) Noi da giovani leggevamo tantissimo, c’incontravamo come un pochino l’Attimo fuggente. (...) Non c’è niente di peggio come un giovane, io ero molto umorale. (...) Proprio attraverso tutto quell’Internet si vedono i silenzi che ci sono nella nostra vera società. (...) C’è una fragilità che credo faccia parte poi del successo di questi libri. Molto che accade nel libro è l’amico che condivide quello che stanno passando. (...) È difficile che poi si rimanga tre metri sopra il cielo per tutta la vita, la realtà non si sfugge. (...) Vedo che c’è una pressione, una serie di notizie dove sono disarmato».
Ore 17,30: Sala Gialla. Giovanni Lindo Ferretti, ex musicista del gruppo CCCP e ora autore di Reduce (Mondadori) incontra il pubblico: «Io sono nato cattolico e cresciuto in una famiglia cattolica, non sono stato folgorato sulla via di Damasco. Ero un bambino cattolico molto molto felice, per quanto vivessi nella disgrazia. Perciò, quando sono cambiato e ho voluto fare la pace con il Padre, che avevo abbandonato, ho rifatto prima di tutto la pace con la mia parrocchia». «Credo a tutto quello che ha detto monsignor Biffi: l’Anticristo è uno spiritualista. Personalmente, sono anche convinto che sia vegetariano e pacifista».
Ore 19,30: Sala Rossa. Incontro «per una sinistra reazionaria». Bruno Arpaia (scrittore di sinistra): «In Italia ci troviamo di fronte a una destra molto cialtrona, ma anche a una sinistra molto cialtrona.

La critica più efficace alla società liberale viene però da pensatori di destra. Io non ho problemi a usare alcune loro idee se mi servono (...). Intorno al pensiero di sinistra c’era una patina ottusa. Abbiamo regalato concetti come “comunità” e “tradizione” alla destra».

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