MilanoIl finale «amaro» è toccato alla moglie, la signora Ylenia Iacono in Giuliani. Giuliani come lamaro, appunto. Perché la storia fra lavvenente (quasi) quarantenne e lindustriale del famoso liquore e della ricca casa farmaceutica che porta il suo nome - iniziata tre anni fa con le nozze sontuose in una villa sul lago di Como - si chiude con la più turbolenta delle separazioni. Ovvero, uninchiesta della procura di Milano per un reato assai raro contestato alla donna: listigazione non accolta a commettere un delitto. Tradotto, la bella Iacono avrebbe promesso mezzo milione di euro (almeno) a una giovane modella perché dichiarasse di essere lamante del 74enne. E ingrossare così il suo assegno di separazione. Indagato anche il legale dellex moglie, lavvocato Marcello DOnofrio (già a fianco di Lele Mora, e interdetto dalla professione durante linchiesta di Potenza su Vallettopoli), che lavrebbe aiutata a costruire la «trappola».
Listigazione a commettere il reato, secondo il pm Tiziana Siciliano, «non è stata accolta» perché la modella Maria Teresa Francville - 24enne fidanzata dellex tronista tv Costantino Vitagliano - ha rifiutato lofferta. La ragazza, infatti, ha preferito raccontare a Gian Germano Giuliani, con cui ha un rapporto damicizia, che la moglie stava organizzando lo scherzetto. E così, nel novembre scorso, è partita la querela dellindustriale, assistito dallavvocato Massimo Di Noia. Agli atti ci sono i messaggi spediti via «messenger» dallavvocato DOnofrio alla modella. «Dimmi solo quanto ti piacerebbe avere nel conto corrente», avrebbe scritto il legale alla ragazza, aggiungendo poi che lei avrebbe potuto ottenere anche «500mila euro» (ma spingendosi fino a promettere due milioni) per dire al giudice civile di essere stata «lamante del signor Giuliani». Poi, in un appuntamento in un bar in centro a Milano, le avrebbe spiegato laffare: «Qualsiasi cifra pur di una deposizione favorevole». Nel frattempo, la bella Iacono non ha perso tempo. Tramite il suo legale, lo stesso che aveva seguito il divorzio di Bettarini da Simona Ventura, ha chiesto al giudice civile un ordine urgente di protezione con lallontanamento di Giuliani dalla casa coniugale e la disposizione di un assegno mensile da 100mila euro. Perché, a suo dire, scoperto un tradimento il 18 settembre 2010, il marito offeso lavrebbe picchiata, tentando anche di afferrare un coltello. Richieste poi bocciate dal giudice, e bollate come «temerarie» dai legali del 74enne, secondo i quali sarebbe stata la moglie, «sportiva e dedita alle arti marziali», a darle di santa ragione al marito.
E tutto per «indirizzare» la causa di separazione tra Giuliani e la moglie, cominciata il 24 settembre scorso, e in cui ballano reciproche accuse di tradimenti. Proprio una di queste sarebbe stata allorigine della scazzottata in un ristorante milanese - il 23 novembre del 2010 - fra lindustriale e il direttore del Tg4 Emilio Fede.
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