Il modello Abruzzo soluzione per l’emergenza abitativa

La tragedia dell’Abruzzo come modello di utilizzo di tecnologie di ultima generazione, ma basso costo, nell’edilizia. Il progetto C.a.s.e, il piano per la costruzione di Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili all’Aquila, può essere il punto di partenza per un nuvo modo di costruire nel rispetto dell’ambiente e delle difficoltà economiche. Se ne è parlato ieri al convegno «Le nuove frontiere della tecnologia nell’edilizia», organizzato dall’onorevole Giulio Schmidt, new technologies consultant, che ha riunito al Pirellone ingegneri ed esperti di edilizia antisismica. A illustrare il sistema organizzativo e progettuale utilizzato in Abruzzo Gian Michele Calvi, ordinario di Tecnica delle costruzioni all’Università di Pavia, presidente della fondazione Eucentre (European centre for training and research in eartquake engeeniring), nonchè coordinatore del progetto C.a.s.e. L’emergenza ha di fatto costretto ad utilizzare un mix di tecnologie di ultima generazione - per esempio nell’edilizia antisismica- che hanno permesso di realizzare edifici di alta qualità, con materiali resistenti, a risparmio energetico e con costi inferiori alla media.
Ecco allora che la ricostruzione in Abruzzo può diventare un punto di riferimento anche per quelle regioni, come la Lombardia, che si trovano quotidianamente a fare i conti con la fame di alloggi. Non solo, la mancanza di migliaia di alloggi a prezzi bassi si deve al tempo stesso conciliare con la crisi economica. Ecco che queste tecnologie permettono non solo di costruire a un costo più basso, ma anche di più gestire gli edifici a un costo inferiore grazie al risparmio energetico e al basso impatto ambientale.


A questo proposito l’assessore alla casa Domenico Zambetti, ha lanciato il «Patto regionale per la casa» che coinvolgerà operatori del settore, comuni, Aler, cooperative, imprese e sindacati e banche nella rilevazione puntuale della domanda e dell’offerta abitativa.

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