Euro 4 sì, euro 4 no. Referendum sì, referendum no. Furgoncini sì, furgoncini no. La confusione - a oggi - è il dato più evidente, e anche con le eventuali, future modifiche, l'Ecopass resterà una pratica complicata: nella ricerca di una giustificazione ambientale, i veicoli sono suddivisi in inquinanti e non, e tra gli inquinanti quelli che inquinano di più e quelli di meno, con tariffe differenti o accessi gratuiti. Pagare non è uguale per tutti, e già capire non è cosa semplice. In Italia ci si dimentica troppo spesso che anche la semplicità è un valore, con ricadute sull'efficienza della città e sulla vita quotidiana. Ma alle volte basta saper copiare quello che già esiste e che funziona: riconoscere che qualcuno ha già risolto bene i nostri problemi non è un'onta, anzi, è un'apprezzabile prova d'intelligenza. Prendiamo Singapore, città-Stato da 5 milioni di abitanti che per efficienza, pulizia e decoro è chiamata (non senza qualche ironia) la Svizzera d'Oriente.
Qui per entrare in centro pagano tutti, auto, camion, furgoni, e la tariffa cambia automaticamente solo in virtù di quanti veicoli in quel momento sono entrati in centro: il prezzo, in altre parole, è un calmiere ambientale, perché l'inquinamento non si materializza solo nelle emissioni di gas di scarico, ma anche nellaffollamento di traffico e parcheggi. In questo senso il centro di Milano resta inquinatissimo indipendentemente dalla selezione operata dalla tassa d'ingresso. Anche a Singapore si paga solo di giorno. Poiché pagano tutti, la tariffa è bassa: va da uno a tre dollari locali (dai nostri 50 centesimi a 1,50 euro, mentre a Milano si va da 2 a 10 euro) e il sistema è semplicissimo, come un telepass autostradale: basta transitare sotto un arco «tecnologico». Questo è dotato, sul lato interno, di telecamere di controllo come a Milano, mentre all'esterno grandi display informano chi arriva sul prezzo, che cambia in tempo reale: più veicoli ci sono all'interno della città, più sale il prezzo. Il pagamento è a sua volta semplicissimo: l'utente acquista una carta prepagata, che va appoggiata sul cruscotto e l'onere si estingue con un prelievo telematico, un semplice bip, come con il telepass. Se l'utente è sprovvisto di tessera o è scarica, può mettersi in regola a posteriori.
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