Mondadori contro Report: «Su di noi solo falsità, danneggiati gli azionisti»

Mondadori «ha dato mandato ai propri legali per tutelare i propri interessi illecitamente lesi, così come quelli di tutti gli azionisti», contro Report. Lo rende noto un comunicato della stessa casa editrice (che detiene il 36,9% del Giornale), secondo cui la puntata di domenica sera della trasmissione su Rai 3 condotta da Milena Gabanelli, contiene «numerose e grossolane falsità e strumentalizzazioni che la riguardano». Nel programma era stata proposta un’inchiesta sulla società di giochi online Glaming, nata nel luglio 2011, costituita per il 70% dalle quote di Mondadori.
«Di particolare gravità per una società quotata - prosegue la Mondadori - sono le affermazioni tese a rappresentare una situazione finanziaria critica, anche a seguito di un presunto risarcimento di 564 milioni di euro alla Cir». La casa editrice di Segrate specifica che «non è Mondadori, ma Fininvest la controparte nel contenzioso con Cir», e che quindi non è a suo carico «l’onere finanziario». Inoltre, prosegue la nota, «la situazione d’indebitamento Mondadori non solo non è critica, ma è significativamente migliorata negli ultimi anni, come si può facilmente evincere dalla lettura dei bilanci del gruppo». Infine, aggiunge il comunicato, «la tecnica del cash pooling (l’accentrare in capo a un unico soggetto giuridico la gestione delle disponibilità finanziarie di un gruppo societario, al fine di ottenere la miglior gestione della tesoriera aziendale con relazione ai rapporti in essere tra le società aderenti al gruppo e gli istituti di credito, ndr) è impropriamente e artatamente evocata».
«A ulteriori gravi inesattezze e insinuazioni, si aggiunga la plateale omissione - si legge ancora - del fatto che quanto riferito a Mondadori si colloca in un bando europeo riservato sino a 200 soggetti e al quale, a oggi, hanno già aderito 25 società per le quali si applicano le stesse regole e procedure». «Questo - conclude Mondadori - a ulteriore conferma della palese malafede e strumentalità di cui tutto il servizio è infarcito, e di cui i responsabili di Report saranno chiamati a rispondere in ogni sede. Ciò anche in relazione all’idoneità di false informazioni a incidere in maniera artificiosa e volutamente dannosa sul mercato azionario e su tutti i rapporti di cui Mondadori è parte».
La Gabanelli, in risposta alla nota, osserva di non aver «mai detto che Mondadori si è indebitata a seguito al risarcimento Cir, ma che leggendo i bilanci, depositati alla Camera di commercio, si vede che negli ultimi 3 anni l’indebitamento con le banche è passato da 75 milioni a circa a 300 milioni». «La tecnica del cash pooling - aggiunge la conduttrice - è evocata da un documento interno ai Monopoli che viene mostrato nella nostra trasmissione.

È un metodo che consente di compensare debiti e crediti bancari tra società diverse appartenenti allo stesso gruppo. Se Glaming e dunque Mondadori non l’hanno usato è solo perché ancora non hanno di fatto cominciato la raccolta».

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