Gaza, ancora razzi e raid. Francia, Gb e Germania chiedono tregua

Conclusa la tregua di 72 ore, continuano i combattimenti. Morto un manifestante in Cisgiordania

Gaza, ancora razzi e raid. Francia, Gb e Germania chiedono tregua
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Dopo che ieri mattina la tregua di tre giorni tra Israele e Gaza si è conclusa, insieme al collasso dei colloqui indiretti in corso al Cairo tra le delegazioni delle due parti, anche questa notte sono continuati i lanci di razzi dalla Striscia e i raid israeliani.

Sono venti, secondo l'esercito israeliano, gli obiettivi colpiti con il favore del buio. Trenta quelli attaccati stamattina. Le bombe - denuncia Hamas - sarebbero cadute su case, moschee, magazzini e centri di formazione.

Fonti palestinesi parlano di tre vittime tra le rovine della moschea di al-Qassam. Altre due persone sarebbero morte nel campo al Maghazi, in un raid che ha preso di mira una motocicletta.

È invece morto a Hebron, ricoverato all'ospedale al-Mizan, il 22enne Nader Edriss. Il giovane era rimasto colpito durante le proteste scaturite nella città della Cisgiordania contro l'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza. 300 persone sono scese in piazza ieri, lanciando pietre e oggetti incendiari contro i militari.

Gli Stati Uniti, poi Germania, Francia e Gran Bretagna, hanno espresso oggi la speranza che si possa arrivare a un immediato cessate il fuoco. I tre Paesi europei hanno diffuso una nota congiunta in serata. Ieri il presidente Barack Obama ha sentito Abdullah II, re di Giordania. I due leader hanno parlato anche della necessità di "un sostegno rafforzato ai civili di Gaza, che hanno terribilmente sofferto durante il conflitto".

538em;">Chris Gunness, portavoce dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha chiesto oggi che finisca il blocco di Gaza, per dare una chance alla ricostruzione di "enormi distese" rase al suolo. "Non possiamo ricostruirle con le mani legate dietro la schiena", ha detto, aggiungendo che è in atto "una crisi di senzatetto su scala epica".

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