Argentina, bambina di 3 anni morta con aghi conficcati nel cuore e nei polmoni

Gli aghi, lunghi 10 centimetri e mezzo, hanno infettato gli organi vitali della bambina, causandole alla fine un arresto cardiaco letale

Argentina, bambina di 3 anni morta con aghi conficcati nel cuore e nei polmoni

L’Argentina è scossa dalla vicenda di una bambina di tre anni morta con degli “spuntoni conficcati nel cuore e nei polmoni”. A piantare gli aghi nel corpicino di Maia Vallejos sarebbero stati i suoi genitori, che avrebbero eseguito su di lei un rito satanico. La vicenda è avvenuta a Quitilipi, località a nord della capitale Buenos Aires, dove la bimba viveva con i genitori in una casa fatiscente, vicino a una segheria. La coppia è stata già fermata dalla polizia ed è attualmente sotto interrogatorio.

La bambina, ha riportato martedì il Sun, è morta in ospedale in preda a una grave infezione, che aveva colpito i suoi organi vitali e le ha provocato alla fine un arresto cardiaco. Dopo il decesso della piccola, i medici hanno scoperto nel suo corpo, con loro grande sorpresa, due aghi di 10 centimetri e mezzo, normalmente usati per cucire i palloni da calcio. Uno di questi era conficcato nel cuore della bimba, mentre il secondo era stato piantato nei suoi polmoni, infettando i suoi organi. Secondo il procuratore locale Cristian Arana, proprio quest’ultimo sarebbe stato il primo spuntone a essere conficcato nel corpo della Vallejos e a scatenare l’infezione. In seguito a tali dettagli forniti dall’autopsia, le forze dell’ordine si sono messe a seguire tutte le ipotesi investigative possibili sulla morte della bambina, tra cui appunto quella del rito satanico.

Gli agenti hanno così individuato nei genitori di Maia i principali sospettati, andando di conseguenza subito ad arrestarli a Quitilipi. All’arrivo dei poliziotti, la coppia, formata dalla mamma 20enne della bambina e dal 19enne patrigno di quest’ultima, si era già data alla fuga per paura di essere linciata dai residenti della zona, aggiornati sulle novità delle indagini. I genitori sono stati però arrestati quasi subito.

Sempre a detta di Arana, i due sono stati traferiti in un penitenziario segreto, per evitare attacchi e rappresaglie ad opera di cittadini indignati. Tuttavia, la mamma di Maia, che è incinta di quattro mesi, ha già fatto richiesta, tramite il suo legale, di essere trasferita ai domiciliari, poiché picchiata più volte in tale anonima struttura carceraria.

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