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Il Brasile rifiuta gli aiuti per l'Amazzonia e attacca Macron: "Pensi a Notre-Dame"

Il rifiuto degli aiuti offerti dai membri del G7 giunge al termine di un duro scontro diplomatico consumatosi tra Francia e Brasile

Il Brasile rifiuta gli aiuti per l'Amazzonia e attacca Macron: "Pensi a Notre-Dame"

Il Brasile, al culmine di un duro scontro diplomatico con la Francia di Emmanuel Macron, ha ufficialmente rifiutato un ingente aiuto economico offerto dai Paesi che hanno di recente preso parte al G7 di Biarritz, tra cui proprio la nazione Ue, e diretto a fronteggiare la devastazione causata in Amazzonia dagli incendi di questi giorni.

Tale presa di posizione del gigante sudamericano è appunto giunta dopo un’infuocata polemica con l’Eliseo, che aveva in precedenza pubblicamente incolpato il governo Bolsonaro per il propagarsi dei roghi all’interno del polmone verde del pianeta. Il leader verdeoro aveva reagito alle accuse del Capo dello Stato transalpino accusandolo di “colonialismo” e di “indebite ingerenze negli affari di un Paese sovrano”, nonché ironizzando sulla differenza di età tra Macron e la rispettiva moglie.

Dopo l’ennesima stoccata di Parigi, che ha auspicato un’uscita di scena dell’attuale presidente del Brasile e la sua sostituzione con un“leader finalmente all’altezza”, le autorità della nazione latinoamericana, riporta l’agenzia di stampa d’Oltralpe Agence France-Presse (Afp), hanno quindi ultimamente rigettato il contributo di 20 milioni di dollari concesso dai capi di governo intervenuti a Biarritz, evidenziando l’“inutilità” degli aiuti in questione.

Onyx Lorenzoni, capo dello staff della presidenza verdeoro, ha appunto affermato che tale sostegno finanziario non servirebbe affatto al Brasile, poiché l’emergenza-incendi in Amazzonia sarebbe rientrata e i roghi sarebbero ormai “sotto controllo”. Di conseguenza, a detta del collaboratore di Bolsonaro, i milioni di dollari accordati dalla Francia e dagli altri membri del G7 andrebbero dirottati verso altre finalità: “Questi mezzi possono essere più rilevanti per il rimboschimento dell'Europa.

Lorenzoni non ha poi mancato di riservare un ennesimo bruciante attacco ai danni dell’inquilino dell’Eliseo prendendo spunto dal disastroso rogo di Notre-Dame, avvenuto lo scorso aprile tra mille polemiche circa l’impreparazione dimostrata allora dalle autorità francesi nel fronteggiare l’emergenza. La devastazione abbattutasi sul simbolo cristiano, la cui ricostruzione procede a rilento, ha infatti fornito all’esponente dell’esecutivo verdeoro l’ispirazione per rilasciare questo commento sarcastico: “Macron non può nemmeno evitare un incendio prevedibile in una chiesa che fa parte del patrimonio mondiale e vuole dare lezioni al nostro Paese?”

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