Calvin Klein "woke": spot con il trans e il pancione

Calvin Klein promuove una campagna per la festa della mamma con protagonista il transgender brasiliano Roberto Bete incinta del suo primo figlio e la moglie. Cortocircuito del politically correct

Calvin Klein "woke": spot con il trans e il pancione

Scegliere l'immagine di una donna per la festa della mamma celebrata lo scorso 8 maggio sarebbe stato qualcosa di arcaico, medievale, o comunque non abbastanza progressista per il patinato mondo della moda. E così Calvin Klein ha ben pensato, si fa per dire, di seguire la corrente della correttezza politica e dell'ossessione "woke" per le minoranze, promuovendo una campagna pubblicataria con il transgender brasiliano Roberto Bete incinta del suo primo figlio e la sua compagna Erika Fernandes. In un post, Calvin Klein scrive che i due attendono la nascita del loro figlio Noè. "Oggi, a sostegno delle donne e delle madri di tutto il mondo, stiamo mettendo in luce la realtà delle nuove famiglie. Erika Fernandes e Roberto Bete aspettano di diventare genitori. Roberto darà alla luce il figlio suo e di Erika, Noah, da un giorno all'altro". Il post contiene anche un'altra immagine della coppia a letto, con Roberto Bete che culla il pancione e una didascalia: "Possiamo riprodurci biologicamente o dal cuore. Il nostro posto è amare ed essere amati". Il post è diventato presto virale sui social, fra elogi e durissime critiche.

Calvin Klein strizza l'occhio al politicamente corretto

In molti hanno promesso di boicottare o di non acquistare più i prodotti di Calvin Klein. Secondo l'opinionista e scrittore conservatore Nick Adams, il marchio è diventato completamente "woke", mentre molte donne hanno bocciato senza appello la campagna pubblicataria. Come Bella Wallersteiner, giornalista del Telegraph, che su Twitter osserva come "Calvin Klein probabilmente pensa che questo sia progressismo. Non è. Solo le donne possono rimanere incinta. E poiché le donne sono biologicamente diverse dagli uomini, richiedono protezioni uniche. Una negazione della biologia è una negazione dei diritti delle donne".

Come nota il Washington Examiner, la famosa azienda di moda è entrata nella follia della propaganda transgender presentando un "uomo incinta" in uno dei suoi ultimi annunci, pubblicato sulla sua pagina Instagram. "Nel caso in cui qualcuno abbia in qualche modo dimenticato la biologia di base - sottolinea - gli uomini non possono avere figli: non l'hanno mai fatto, non lo faranno mai. Pensare diversamente contraddice la scienza legittima ed è pura follia".

Un cortocircuito ideologico

Pubblicare quest'immagine nel giorno della festa della mamma può essere considerato offensivo anche per un altro motivo: le donne, come affermato poc'anzi, sono le uniche che possono avere figli. Non è un'opinione, è la realtà biologico che è predominante su qualsiasi ideologia, piaccia o meno ai politicamente corretto e ai seguaci del gender. "Rubare" alla donna questo dono della natura è oltraggioso nei confronti delle donne stesse. Lo sanno bene femministe come la scrittrice J.K. Rowling o la docente di filosofia Kathleen Stock, che hanno avuto il coraggio di opporsi alla follia dell'ideologia transgender e "woke". Come nota Hoara Borselli su Libero, quello di Calvin Klein con l'uomo incinto è il più "incredibilmente maschilista" dei messaggi.

"Ci dice: attente, femmine, potremmo portarvi via tutto, anche la maternità, e ridurvi a pure ancelle destinate solo a servirci e coccolarci". Un vero e proprio cortocircuito ideologico per la nota azienda di moda.

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