Quella casa di accoglienza ​che ha ospitato il terrorista di Londra

Il ragazzo arrestato a Dover viveva con una coppia di anziani che da circa 50 anni danno una mano ai profughi

Quella casa di accoglienza ​che ha ospitato il terrorista di Londra

La storia del presunto attentatore arrestato per l'attacco alla metro di Londra comincia ad assumere alcuni tratti paradossali. Dopo il blitz della polizia in una casa a Sunbury on Thmes, sobborgo di Londra, dove viveva il 18enne, è finita nella bufera una coppia di cittadini britannici, Penelope e Ronald Jones che hanno ospitato nella loro abitazione l'attentatore.

Lui 71, lei 88 anni, Penelope e Ronald hanno ospitato dal 1970 fino ad oggi circa 268 tra bambini e ragazza. Hanno aperto le porte della loro casa soprattutto ai migranti e ai profughi. Ma tra questi c'era anche il 18enne che avrebbe posizionato l'ordigno sulla metro alla stazione di Parsons Green. Ed è qui che il ragazzo, nella villetta di Cavendish Road che l'attentatore potrebbe avere assemblato la bomba. A quanto pare, secondo alcune indiscrezioni, con i due "benefattori" inglesi, premiati anche dalla Regina Elisabetta, vivono due ragazzi. Uno dei due è proprio l'arrestato che i vicini di casa definiscono con "tanti problemi, era irrequieto, era stato sentito dalla polizia già due settimane fa ma la cosa non era andata oltre".

Adesso gli inquirenti vorrebbero capire se la coppia avesse notato qualcosa di strano. I vicini, come riporta il Corriere, affermano: "Sono due anime d’oro, sono anziani ma non si tirano mai indietro, farebbero qualsiasi cosa per aiutare gli altri".

Qualche settimana fa Penelope aveva detto: "Questi ragazzi hanno bisogni culturali diversi, abbiamo imparato a cucinare insieme, c’è rispetto reciproco per le nostre religioni". Evidentemente non è bastato per evitare che il 18enne piazzasse un ordigno sulla metro.

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