Politica estera

"Chiesa in fiamme e 8 persone rapite". Cosi i cristiani tornano sotto attacco

La chiesa cattolica di Santa Maria, nella diocesi di Mamfe, in Camerun, è stata incendiata e un gruppo di uomini armati ha rapito cinque sacerdoti, una religiosa e due fedeli laici

"Chiesa in fiamme e 8 persone rapite". Cosi i cristiani tornano sotto attacco

Una chiesa incendiata e almeno sette persone rapite. È questo il tragico resoconto delle ultime violenze verificatesi in Camerun. La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha fatto sapere che, nella diocesi di Mamfe, un gruppo di uomini armati ha dato alle fiamme la chiesa cattolica di Santa Maria, catturando cinque sacerdoti, una religiosa e due fedeli laici.

Cosa è successo in Camerun

L'ultimo episodio, non certo l'unico della sua specie, ha destato particolari preoccupazioni. I vescovi della regione camerunense, dove è stata data alle fiamme la chiesa di Santa Maria, precisamente a Nchang, hanno espresso "grande choc e totale orrore". "Questo atto è senza precedenti e senza ragioni", hanno rimarcato i presuli in un documento rilanciato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.

Ricordando che dal 2016 la popolazione dell'area deve fare i conti con molteplici violenze, i vescovi hanno condannato gli attacchi che si ripetono anche contro la Chiesa, i sacerdoti e i religiosi. Nella nota è stato inoltre sottolineato che, con questo gesto, l'incendio della chiesa a Mamfe, è stata "oltrepassata la misura".

La conferenza episcopale regionale ha condannato l'atto e ha chiesto "l'immediata liberazione" delle otto persone rapite, delle quali si sono perse le tracce. I presuli, condannando l'incendio della chiesa di Nchang, hanno inoltre aggiunto che gli aggressori e coloro che li hanno aiutati, "si sono messi contro Dio e non contro gli uomini e nessuno mai di coloro che ha combattuto contro Dio ha vinto".

Chiese nel mirino

In Africa, e non solo in Camerun, le chiese sono nel mirino di gruppi locali e movimenti terroristici. Lo scorso giugno, ad esempio, in Nigeria un attacco contro una chiesa cattolica ha provocato decine di morti, tra i quali donne e bambini. Il movente del massacro che si è compiuto nel sud ovest del Paese non è chiaro ma potrebbe ascriversi alle sanguinose tensioni interetniche e interreligiose fra popolazioni locali e i pastori nomadi islamici Fulani che attraversano il più popoloso Paese africano.

Come hanno riferito polizia e media locali citando testimoni, almeno cinque uomini armati hanno aperto il fuoco e lanciato ordigni contro i fedeli dentro la Chiesa di San Francesco a Owo, nello stato di Ondo, uccidendo diverse persone. Nella serata dell'attacco, il bilancio di sangue oscillava tra le 20 e le 50 vittime, con un numero imprecisato di feriti anche molto gravi o segnalati come deceduti in ospedale.

L'Ondo, uno dei 36 Stati che compongono la Nigeria, è relativamente lontano dal nord in cui da 12 anni colpiscono gli estremisti islamici Boko Haram e, come ha ricordato il suo governatore, Oluwarotimi Akeredolu, la zona di Owo aveva "goduto di relativa pace nel corso degli anni". L'attacco non è stato rivendicato, ma un'organizzazione locale che rappresenta gli interessi dell'etnia Yoruba ha puntato il dito contro i pastori Fulani. Certo è che, lo scorso anno, in Nigeria sono stati uccisi almeno 4.650 cristiani, mentre il bilancio dei primi tre mesi del 2022 è di quasi 900 assassinati.

Una mattanza che deve terminare al più presto.

Commenti