Un cieco ha denunciato Playboy: "Manca equivalente testuale"

Una denuncia è stata sporta nei confronti del sito di Playboy. L'autore è un americano cieco, che sostiene di non poter utilizzare il sito in modo completo

Un cieco ha denunciato Playboy: "Manca equivalente testuale"
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Un cieco ha sporto denuncia nei confronti del sito di Playboy.

L'atto giuridico, la cui esistenza è stata riportata pure da Tgcom24, verte sulla presunta non adeguatezza del software utilizzato dalla versione online della nota rivista erotica rispetto ai meccanismi previsti dagli schermi usati dalle persone che non possono vedere. Questi apparecchi risultano necessari per circolare liberamente su internet e permettono di navigare nella maniera più completa possibile.

Questo, soprattutto, è quanto evidenziato da Donald Nixon, che ha sottolineato di non poter "utilizzare pienamente e ugualmente o godere delle strutture, dei prodotti e dei servizi perché le immagini mancano di un equivalente testuale". Il protagonista di questa vicenda non si sarebbe limitato solo a domandare i danni materiali che deriverebbero da questo parziale inutilizzo, ma avrebbe anche dato vita a una sorta di battaglia personale tesa a far sì che Playboy modifichi le sue impostazioni informatiche di base.

Pare che questa non sia la prima circostanza in cui Nixon decide di intraprendere questa direzione: l'americano avrebbe

denunciato tutta una serie di aziende, pare per un numero pari a quarantasette, che, come Playboy, non avrebbero un software adatto per gli ipovedenti. Playboy, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni inerenti.

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