Clown truffatore: auto di lusso coi soldi dei bimbi malati

I soldi raccolti per i bimbi malati venivano spesi in auto e vacanze di lusso. Il clown truffatore dovrà rispondere di "abuso di fiducia aggravata"

Clown truffatore: auto di lusso coi soldi dei bimbi malati

Auto, vacanze e accessori di lusso. Così il clown truffatore - all'anagrafe Sebastien Buisson - utilizzava i fondi raccolti per i bimbi malati degli ospedali francesi attraverso la sua associazione Le Nez Rouge (il naso rosso). Stanato dal ministero dalla squadra speciale anti riciclaggio del ministero delle Finanze, il pagliaccio ha ammesso: "Era tutta una truffa". Dovrà rispondere del reato di "abuso di fiducia aggravato".

La truffa

Mai nessuno avrebbe pensato che dietro quella faccia buffa si nascondesse un astuto truffatore. Eppure è proprio con la maschera da clown che Sebastien Buisson è riuscito a ingannare tutti raggruzzolando circa mezzo milione di euro. Soldi che sarebbero dovuti servire per l'acquisto di giocattoli ai bimbi ricoverati in pedriatria ma che, in realtà, finivano dritti sul conto corrente personale del pagliaccio. E così ragranellando qua e là donazioni si assicurava viaggi, auto di lusso e cene in ristoranti stellati. Un giro d'affari che gli ha lucrato fior fior di quattrini speculando sulla salute dei più piccoli.

L'associazione

L'associazione Le Nez Rouge è nata nel 2013 con l'obiettivo di "distrarre i bambini malati e realizzare i loro sogni". Tra sovvenzioni statali e donazioni private, il progetto era decollato in pochi mesi. Tra il 2014 e il 2018 il clown era riuscito a stornare oltre 460mila euro contando 14 dipendenti e circa 38 "ambasciatori" in tutta la Francia. Ma di quegli incassi, circa la metà (240mila secondo il quotidiano Le Parisien) sono stati utilizzati per l'acquisto di Suv e soggiorni in alberghi extra lusso.

"Era tutta una truffa"

A insospettire la squadra speciale anti riciclaggio del ministero delle Finanze è stato un prelievo in contanti di 64mila euro da parte del pagliaccio Sebastien. Quando Buisson viene fermato, è la sua fidanzata a confessare il raggiro: "Sì, era tutta una grossa truffa", ha ammesso la donna. Ora il fondatore di Le Nez Rouge dovrà rispondere del reato di "abuso di fiducia aggravato".

Il clown è nei guai anche per un'altra truffa: in un'aula di tribunale difendeva un imputato senza aver mai frequentato una facoltà di Giurisprudenza. La sentenza davanti al giudice della procura della Repubblica di Limoges, dove ha sede l'associazione, è attesa tra un mese.

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