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In Corea del Nord si fucila anche nei cortili delle scuole

Trecento rifugiati nordcoreani raccontano di aver visto coi propri occhi le fucilazioni avvenute in pubblico, nei luoghi più disparati: scuole, stadi, vicino ai ponti o nei mercati

In Corea del Nord si fucila anche nei cortili delle scuole

I criminali in Corea del Nord vengono fucilati nei cortili delle scuole e nei mercati del pesce. L'obiettivo è quello di alimentare il clima di paura, mostrando il pugno di ferro del regime di Pyongyang. A rivelarlo è un rapporto pubblicato dal Transitional Justice Working Group di Seul, che ha raccolto informazioni da più di 300 rifugiati nordcoreani che raccontano di aver visto coi propri occhi le fucilazioni avvenute in pubblico.

"Nelle aree ordinarie al di fuori del sistema carcerario - si legge nel rapporto - i nostri intervistati hanno affermato che le esecuzioni pubbliche avvengono presso gli argini dei fiumi, nei letti dei fiumi, vicino ai ponti, negli stadi, nei mercati locali, nei campetti scolastici ai margini della città o in montagna". "Molti intervistati hanno affermato che la decisione finale su un'esecuzione pubblica è stata spesso influenzata dal background familiare “negativo” della persona, oltre al crimine che si suppone abbia commesso".

Diverse persone sono state giustiziate pubblicamente per crimini come furto di riso e bestiame o distribuzione di giornali sudcoreani.

Questi prigionieri sono stati mescolati a cittadini condannati per crimini violenti, come gli omicidi, nonché prostituzione organizzata e aggressione sessuale.

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