Coronavirus

Coronavirus, accuse a Macron: "Sapeva tutto, ma non ha fatto nulla"

Fondamentali le rivelazioni della ex ministra della Sanità, Agnès Buzyn: "Sapevo dell’epidemia in arrivo. Avvertii il presidente Macron l’11 gennaio"

Coronavirus, accuse a Macron: "Sapeva tutto, ma non ha fatto nulla"

La bagarre politica sull’epidemia da coronavirus non è solo un prodotto italiano. In molti Stati europei ci si affronta a colpi di comunicati che mirano a destabilizzare i governi in difficoltà per il virus cinese. Uno di questi Paesi è la Francia. Qui la situazione è, infatti, drammatica. E anche a Parigi chi governa non si sente tanto bene. Il presidente, Emmanuel Macron, avrebbe gestito molto male la situazione. E i partiti di opposizione già gridano allo scandalo.

Tutto parte dalle dichiarazioni dell’ex ministra della Sanità, Agnès Buzyn. Stando a quanto scritto da Le Monde ieri questa donna di 58 anni avrebbe gettato lo scompiglio nell’esecutivo: "Avremmo dovuto annullare tutto, le elezioni di domenica sono state una buffonata. Quando ho lasciato il ministero (per la candidatura a sindaca di Parigi) piangevo perché sapevo che l’onda dello tsunami era davanti a noi. L’11 gennaio ho inviato un messaggio al presidente Macron per informarlo del coronavirus. Ora l’ospedale ha bisogno di me. Ci saranno migliaia di morti".

La stimata ematologa avrebbe dovuto condurre la battaglia contro l’epidemia. E non lo ha fatto per esigenze di partito. Non lo ha fatto perché il 14 febbraio Benjamin Griveaux, allora candidato di Macron alla carica di sindaco a Parigi, si è ritirato dalla campagna elettorale dopo che alcuni suoi video intimi vengono diffusi su Internet. Per il posto di Griveaux il partito ha scelto la ministra Buzyn, che ha dovuto quindi lasciare il governo.

Se Griveaux non fosse stato travolto dallo scandalo, e Buzyn fosse rimasta alla guida del suo ministero, le autorità avrebbero affrontato l’epidemia probabilmente con più decisione. Poi un altro dato importante: visto che Macron è stato informato da Buzyn già l’11 gennaio, il governo ha perso per caso tempo prezioso? Vale la pena chiederselo. Anche l’ex ministra non esce bene dalla vicenda: prima accetta di correre a Parigi e partecipa alle elezioni poi, una volta che le ha perse (è arrivata terza), le definisce una buffonata. Ne viene fuori uno scompiglio generale, fatto di accuse e repliche che toccano tutte le più grandi formazioni politiche del Paese.

Prendiamo Marine Le Pen. Senza mezzi termini parla di scandalo di Stato. Jean-Luc Mélenchon evoca una responsabilità penale di Buzyn e delle persone da lei avvisate, ovvero il presidente Macron e tutto l'esecutivo. Insomma, accuse rivolte a tutte quelle persone che negli ultimi giorni hanno cambiato completamente strategia e comunicazione. Si è passati infatti dalle rassicurazioni e dalle "misure proporzionate e graduali", allo scenario italiano: tutti in quarantena. L’epidemia intanto avanza. I morti sono 175 (lunedì erano 148). Anche oltralpe le misure di contenimento scricchiolano. "State a casa", informa il governo.

Ma potrebbe essere già tardi.

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