Croazia, quello strano boom di contagi dalla "Ibiza dei poveri"

Molti ragazzi italiani sono risultati positivi al Coronavirus dopo la vacanza sull'isola di Pag: "Comportamenti irresponsabili da parte dei giovani"

Croazia, quello strano boom di contagi dalla "Ibiza dei poveri"

Il Coronavirus sta tornando nuovamente in Italia dall'estero: il rischio dei cosiddetti "contagi d'importazione'" sembra davvero alto e pare sia solamente alle fasi iniziali. Il Covid-19 continua a viaggiare non solo con i migranti che sbarcano nel nostro Paese, ma anche con i turisti e i giovani che rientrano in Italia dopo una vacanza oltreconfine. Se da una parte il Belpaese, la Finlandia, il Portogallo, la Grecia e la Norvegia sono considerati i più virtuosi, dall'altra Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo e Croazia devono fare i conti con una situazione ancora piuttosto delicata. Ecco perché non bisogna assolutamente abbassare la guardia: nella giornata di ieri un gruppo di sette giovani di Brescia è riusltato positivo al virus; a loro si aggiungono tre ragazzi del Lodigiano che viaggiavano in una comitiva di 150 persone.

In Lombardia, in un solo giorno, sono tornati infetti ben 10 giovani dopo il viaggio in quella che chiamano "l'Ibiza dei poveri", considerando i bassi prezzi per l'ingresso in discoteca e per l'acquisto di birre e cocktail. Intanto le autorità sanitarie croate, alla luce dell'incremento di nuovi casi, hanno annunciato un nuovo sistema di controllo che rappresenterà "la nuova normalità": nelle discoteche si potrà continuare a ballare, ma solamente attorno a un tavolino in modo da mantenere la distanze interpersonali. Tuttavia musica, baci, abbracci e balli ravvicinati offrono le migliori condizioni al Coronavirus per continuare a circolare.

"Comportamenti irresponsabili"

Invece Ibiza ha adottato una linea totalmente opposta: le discoteche sono chiuse, mentre i bar sono aperti solo fino alle 2. E la polizia spesso interviene per sciogliere gli assembramenti che si formano, chiudendo le strade, multando i bar e tutte le persone che non indossano la mascherina (lì è obbligatoria anche all'aperto). Nel Lazio sono stati contati 5 casi positivi in arrivo da Ibiza, in due gruppi distinti, tutti della fascia di età copresa tra i 30 e i 40 anni.

Come riportato da Il Messaggero, le autorità sanitarie della Slovenia ieri hanno spiegato che la maggior parte dei casi importati "sono il risultato di comportamenti irresponsabili da parte di giovani che visitano locali notturni e feste sulla costa croata, in particolare l’isola di Pag e la sua spiaggia Zrce". Una breve vacanza è costata cara a 8 ragazzi tra i 17 e i 19 anni che, con le relative famiglie, dovranno passare il Ferragosto in quarantena.

Per il momento sono 11 i ragazzi rientrati da Corfù e poi risultati positivi, così come i cinque 20enni di Faenza tornati dalla Grecia che - avendo avuto molti contatti al loro rientro - dovranno essere interrogati e sottoposti ai test.

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