Coronavirus

Danimarca, virus mutato nei visoni: "Situazione molto grave"

Una mutazione del coronavirus è stata rilevata in 12 pazienti infettati dai visoni. Nessuno dei contagiati era in grado di produrre anticorpi

Danimarca, virus mutato nei visoni: "Situazione molto grave"

Allarme rosso in Danimarca, dove una mutazione del coronavirus è stata rilevata in 12 pazienti infettati dai visoni. La variante del Sars-CoV-2 rintracciata potrebbe compromettere l'efficacia del vaccino anti Covid-19. Il motivo è presto detto: questa particolare infezione interverrebbe sull'organismo delle persone contagiate indebolendo la loro capacità di formare gli anticorpi.

Una possibile bomba sanitaria

Le persone che avevano contratto la nuova forma del virus non erano gravemente malate. Eppure nessuno di loro rispondeva positivamente nel formare anticorpi. "Nel peggiore dei casi, rischiamo che la pandemia ricominci da capo con sede in Danimarca", ha affermato l' istituto di ricerca danese Statens Serum Institut.

Le autorità hanno quindi imposto rigide misure nella Danimarca settentrionale, come la chiusura di alcuni comuni e ristoranti. Gli abitanti delle aree rosse (qui la mappa pubblicata dal governo danese), in cui sono situati numerosi allevamenti di visoni, saranno incoraggiati a lavorare da casa. Le restrizioni dureranno quattro settimane. L'obiettivo è quello di limitare il più possibile la trasmissione del coronavirus dai piccoli mammiferi agli esseri umani.

I casi di infezione da coronavirus contratti dai visoni hanno preoccupato anche l'Organizzazione mondiale della sanità. "Siamo a conoscenza di segnalazioni dalla Danimarca di un certo numero di persone infettate da coronavirus dai visoni, con alcune modifiche genetiche nel virus. Siamo in contatto con le autorità danesi per saperne di più", ha fatto sapere l'Oms in un tweet.

Ma che cosa è accaduto in Danimarca? Il Sars-CoV-2 è un virus, e come tutti i virus è solito effettuare quello che gli esperti chiamano salto di specie. Ovvero: passare da una specie a un'altra grazie a particolari condizioni favorevoli. Nel Paese scandinavo queste condizioni si sono verificate all'interno degli allevamenti intensivi di visoni, dove migliaia di animaletti sono soliti vivere uno accanto all'altro in spazi ristretti. È possibile che un visone possa aver contratto il coronavirus, e che il virus, in un secondo momento, sia riuscito a replicarsi fino a mutare. Risultato: una nuova variante del Sars-CoV-2 capace di infettare l'uomo.

L'abbattimento di 15 milioni di visoni

Nei giorni scorsi il primo ministro danese, Mette Frederiksen, aveva dichiarato che tutti i 15 milioni di visoni presenti negli allevamenti danesi sarebbero abbattuti per ridurre al minimo il rischio che ritrasmettano il coronavirus agli esseri umani. Nel Paese le prime infezioni nei mustelidi da pelliccia si sono registrate mesi fa, ed è proprio da quel momento che Copenaghen ha deciso di iniziare l'opera di abbattimento degli animaletti in questione. "È molto, molto serio - ha affermato Frederiksen - Il virus mutato nei visoni può avere conseguenze devastanti in tutto il mondo".

Il ministro della Sanità, Magnus Heunicke, ha detto che la metà dei 783 casi di Covid-19 nel nord della Danimarca sono legati al visone, mentre il ministro danese per l'Alimentazione, Mogens Jensen, ha riferito che 207 aziende sono state infettate, rispetto alle 41 del mese scorso, e la malattia si è diffusa in tutta la penisola occidentale dello Jutland. La situazione, insomma, rischia di peggiorare giorno dopo giorno.

Ricordiamo che la decisione danese non sarà certo indolore. Da un punto di vista economico, la Danimarca è uno dei principali esportatori mondiali di pellicce di visone (ne produce circa 17 milioni all'anno). Kopenhagen Fur, una cooperativa di 1.500 allevatori danesi, rappresenta il 40% della produzione mondiale delle pellicce di questo animale.

Secondo le stime del governo, l'abbattimento dei 15 milioni di visoni del Paese potrebbe costare fino a 5 miliardi di corone (785 milioni di dollari).

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