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Davos, Trump: “Ambientalisti profeti di sventure. Noi mai così forti”

Donald Trump ha sottolineato i successi ottenuti dagli Stati Uniti sotto la sua presidenza e si è scagliato contro i "perenni profeti di sventura"

Davos, Trump: “Ambientalisti profeti di sventure. Noi mai così forti”

L'uragano Donald Trump si è abbattuto sul World Economic Forum di Davos con una potenza tale da lasciare a bocca aperta la numerosa folla della Congress Hall, strapiena in ogni ordine di posto, e zittire gli ambientalisti sparsi in tutto il mondo.

Andiamo con ordine. In ritardo di una ventina di minuti, il presidente americano ha preso parola alle 11:49. Il vestiario era quello di ordinanza: abito scuro, camicia bianca e immancabile cravatta rossa. Durata del suo Special Address: mezz'ora.

Sono stati trenta minuti di fuoco, in cui Trump ha sottolineato la forza della sua America e sbandierato i successi ottenuti dagli Stati Uniti sotto la sua gestione. “Quando ho parlato due anni fa da questa platea ho detto che avrei lanciato il grande ritorno grande dell'America. Oggi – ha ribadito l'inquilino della Casa Bianca - abbiamo riscoperto la grande macchina dell'America e dell'industria Usa. L'America è tornata a vincere come mai prima d'ora”.

The Donald si è scagliato contro i "perenni profeti di sventura", cioè contro coloro che avvertono che il mondo è alle prese con una grave crisi ambientale. Di fronte a Greta Thunberg, che poche ore prima aveva dichiarato che i governi “non hanno fatto niente” per contrastare i cambiamenti climatici, Trump ha risposto a modo suo: “Dobbiamo respingere i profeti perenni di sventura e le loro previsioni sull'apocalisse”.

Il tycoon ha sottolineato di credere molto nell'ambiente, annunciando, tra l'altro, l'adesione di Washigton all'iniziativa presentata a Davos che prevede di piantare un trilione di alberi.

Lo schiaffo a Greta e i successi economici degli Usa

Per zittire ulteriormente Greta e i gretini, Trump ha elencato nell'ordine tutti i traguardi economici raggiunti dagli Usa: "L'economia americana ha avuto un rilancio davvero spettacolare da quando sono diventato presidente. Tre anni fa l'economia del mio Paese non era stata rilanciata come avrebbe dovuto”.

In passato, ha ricordato il presidente americano, erano stati persi molti posti di lavoro e gli stipendi erano bloccati, la classe media si stava riducendo e milioni di contribuenti si sentivano traditi dalla politica. “Oggi l'America sta prosperando e vincendo di nuovo come mai fatto prima", ha tuonato soddisfatto Donald Trump.

Non solo: "La ritrovata prosperità americana è innegabile, senza precedenti e non ha pari nel mondo" e i “risultati importanti" sono stati raggiunti con "un nuovo approccio”. Se, come ha spiegato Trump, l'obiettivo è “migliorare la vita quotidiana degli americani”, allora la strada intrapresa dagli Stati Uniti sembrerebbe essere quella giusta.

Sul fronte politica estera, Trump ha speso qualche parola per la Cina e il Regno Unito. Per quanto riguarda Pechino, il tycoon ha spiegato che molto presto inizieranno “i negoziati della 'fase 2' dell'accordo commerciale” e che i rapporti tra le parti non sono mai stati migliori di adesso.

Sulla Brexit, Trump ha ribadito che “gli Stati Uniti sono pronti a firmare un grande accordo commerciale con la Gran Bretagna, dove c'è un ottimo primo ministro".

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